DIABETE
e DIALISI
Un buon equilibrio nella cura del diabete in emodialisi è
indispensabile al fine di evitare complicazioni a lungo termine
soprattutto per il cuore, le arterie e gli occhi.
Sia che il diabete necessiti dell'insulina (diabete insulino-dipendente)
o no (diabete detto della "maturità"),
la dieta dovrà essere personalizzata ed adattata
all'emodialisi sapendo che solamente la glicemia è
utile al controllo della malattia diabetica e che la glicosuria
non rispecchia più i valori glicemici.
Nel diabete insulino-dipendente la prescrizione dietetica
è identica a quella di prima dell'inizio della dialisi
quindi, in generale, un apporto di 35 Kcal. al giorno di
cui il 50% sotto forma di glucidi; per esempio per un uomo
di 60 Kg., 2000 calorie di cui 1000 prodotte da 250 gr.
di glucidi.
Inoltre il fabbisogno di ipoglicemizzanti generalmente si
riduce con il progredire dell'insufficienza renale.
Per evitare le iper e le ipoglicemie l'alimentazione quotidiana
sarà suddivisa in 3 pasti e 2 colazioni.
In emodialisi bisogna limitare la frutta per limitare il
potassio; inoltre bisogna associare gli zuccheri alle proteine
(es. pane e formaggio).
Ai pasti associate verdure e patate o cereali (es. pomodori
con il riso, fagiolini e patate).
300 gr. di frutta = 36 gr. di glucosio.
Un frutto su due va consumato cotto (eliminando il liquido
di cottura).
Se il vostro potassio è troppo alto (superiore a
5 mmol/litro), limitate il consumo di frutta. L'assunzione
di resine a scambio ionico (es. Kayexalate) aiuta il controllo
dell'iperpotassiemia.
Nel diabete detto della "maturità", spesso
associato ad un peso eccessivo, attenzione alle diete dimagranti
non controllate. Possono provocare carenze e comportare
una riduzione della forza muscolare. Qualunque dieta dimagrante
deve essere personalizzata, prescritta dal vostro medico
ed adattata al vostro caso dal dietologo.