L’agriturismo, un esempio di attività connessa
L’agriturismo è l’esempio più evidente di attività connessa, cioè di «quelle attività esercitate dall’imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco dall’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature e risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge». Per avviare una attività agrituristica è necessario conseguire la qualifica di imprenditore agricolo e avere un’attività agricola. A seconda della disponibilità dei locali (l’agriturismo non può utilizzare nuove strutture ma soltanto edifici esistenti in ambito rurale) e a seconda delle persone addette si potrà scegliere se:
-fare ristorazione e ospitalità;
-ospitare, in spazi aperti, campeggiatori per la sosta;
-somministrare, per la consumazione sul posto, pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti di origine aziendale; -organizzare attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, escursionistiche, ippoturismo, degustazione prodotti aziendali, inclusa la mescita di vino ai sensi della Legge 268/1999.
Gli adempimenti burocratici consistono nel richiedere all’Amministrazione Comunale, in carta da bollo, l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività agrituristica ai sensi della L. R. 38/95. Questa richiesta dovrà essere corredata da una scheda di denuncia di esercizio di attività agrituristica mod. AG/1/95 e dalla scheda aziendale riferita all’attività agricola che si è intrapresa. Il Sindaco provvederà a chiedere parere all’ASL di competenza la quale prima di dare l’autorizzazione sanitaria effettuerà un sopralluogo ai locali destinati all’attività agrituristica. Secondo l’esito di detto sopralluogo verrà rilasciata o meno l’autorizzazione per l’avvio dell’attività. Nel contempo l’Amministrazione Comunale, dopo il rilascio dell’autorizzazione, comunicherà alla Provincia e alla Regione il nominativo della nuova azienda agrituristica. Si dovrà poi procedere a comunicare al Registro Imprese della Camera di Commercio gli estremi dell’autorizzazione comunale e l’inizio dell’attività agrituristica. |