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LA GUIDA PER L'AGRICOLTURA
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1. L'agricoltura oggi
I principali dati dell'agricoltura
La struttura delle aziende
Il lavoro e la meccanizzazione
Le coltivazioni
Gli allevamenti
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L'agricoltura oggi
Quello agricolo è un settore variegato e ricco di opportunità per chi volesse cimentarsi conuna delle più antiche arti del mondo: lavorarela terra e allevare animali. È evidente che, nel corso dei secoli, questa pratica si è evoluta e modernizzata fino a diventare una delle più stimolanti sfide dell'umanità. Non è un caso che l'agricoltura venga anche chiamata "settore primario" perché da essa dipende l'alimentazione e, quindi, la stessa sopravvivenza del genere umano. Oggi le imprese agricole utilizzano tecniche di produzione sofisticate per garantire un equilibrio tra la quantità di prodotto e la sua qualità, garantendo innanzitutto la salute dei consumatori e dell'ambiente. |
I principali dati dell'agricoltura
Il Censimento ISTAT del 2000, (5° Censimento Generale dell’Agricoltura) ha rilevato che in Italia esistono 2.593.090 aziende agricole, zootecniche e forestali, con una superficie totale pari a 19,6 milioni di ettari, di cui 13,2 milioni di superficie agricola utilizzata (SAU). |
La struttura delle aziende
La distribuzione delle aziende e delle relative superfici per classi di estensione mostra come nel settore agricolo risulti ancora massiccia la presenza di micro-aziende o di aziende nelle quali la SAU ricopre una parte esigua della superficie totale aziendale. Infatti, tenuto conto che le aziende senza SAU sono pari all'1,6% del numero complessivamente censito, sono 1.163.793 (pari a circa il 45% del totale) le aziende che hanno meno di un ettaro di SAU, con un grado di copertura pari appena al 4,8% della superficie totale e al 3,9% della SAU complessivamente rilevata. Se si considerano le aziende con SAU fino a 5 ettari, le quote relative crescono all'80% circa delle aziende, ma soltanto al 19% circa della superficie e della SAU. In numero contenuto sono, invece, le aziende con almeno 20 ettari che tuttavia, pur rappresentando solo il 4,6% del totale, coprono il 55,3% della superficie totale e il 54,8% della SAU. Continuano a prevalere ampiamente le aziende a conduzione diretta del coltivatore e, tra queste, quelle condotte con manodopera esclusivamente familiare. Nel complesso si tratta di 2.457.960 aziende, pari al 94,7% del totale, di cui 2.108.005 utilizzano solo manodopera familiare (81,3% del totale). Il numero delle aziende condotte "in economia", cioè quelle che si avvalgono di salariati e quelle che ricorrono esclusivamente a imprese di contoterzismo, rappresentano il 5,1% dell'universo censito e detengono quote pari al 29% della superficie totale e del 18,6% della SAU, con dimensioni medie per azienda pari a 43 ettari di superficie totale e a 19 ettari di superficie agricola utilizzata. Per quanto riguarda il titolo di possesso dei terreni, continuano a essere prevalenti le aziende che hanno terreni soltanto di proprietà (86,8%). |
Il lavoro e la meccanizzazione
Il quadro della forza lavoro impiegata nel settore agricolo appare ancora caratterizzato dalla larghissima prevalenza della manodopera familiare. Appena 1'1,3% delle aziende ricorre all'impiego di manodopera extrafamiliare assunta a tempo indeterminato e solo il 14,6% utilizza manodopera extrafamiliare assunta a tempo determinato. Su un totale di 333 milioni di giornate di lavoro prestate nell'annata agraria 1999/2000, la quota coperta dalla manodopera familiare è stata pari all'85,1%: dato che si ottiene sommando le percentuali relative ai conduttori di azienda (52,6%), ai loro familiari (27,9%) e agli altri parenti (4,6%). Il restante 14,8% delle giornate è stato effettuato da manodopera extrafamiliare e si divide tra il 4,0% prestato da lavoratori a tempo indeterminato e il 10,8% prestato da lavoratori a tempo determinato. In termini di persone, la consistenza della forza lavoro extrafamiliare impiegata dalle aziende agricole italiane durante l'annata agraria 1999-2000 è stata piuttosto contenuta: si tratta di 1,3 milioni di lavoratori, di cui solo il 6,6% ingaggiato con contratti di lavoro a tempo indeterminato. La meccanizzazione riguarda la maggioranza delle aziende agricole: quelle che utilizzano mezzi meccanici (di proprietà, in comproprietà o forniti da terzi) sono in tutto 2,2 milioni, pari all'86,5% del totale. Riguardo al titolo di utilizzazione prevalgono, in linea di massima, la proprietà e il contoterzismo passivo (mezzi forniti da terzi), mentre la comproprietà dei mezzi interessa solo una piccola percentuale di aziende. La proprietà è più diffusa per i piccoli mezzi meccanici (il 42,7% delle aziende con terreni agrari e il 49,3% di quelle che utilizzano mezzi meccanici possiede almeno un motocoltivatore, una motozappa, una motofresatrice o una motofalciatrice) e per le trattrici
(33,8% delle aziende con terreni agrari e 39,0% di quelle utilizzatrici di mezzi meccanici), per le quali -comunque -è piuttosto diffuso anche il ricorso al contoterzismo passivo (circa 34 su 100 aziende che utilizzano mezzi meccanici).
Il contoterzismo passivo prevale nettamente nella utilizzazione di mezzi meno versatili e più costosi, come le mietitrebbiatrici o le macchine per la raccolta automatizzata dei prodotti agricoli. Le aziende che utilizzano mietitrebbiatrici fornite da terzi sono 559 mila (pari al 36,0% delle aziende con seminativi). Anche le aziende che ricorrono a macchine per la raccolta automatizzata fornite da terzi sono più numerose: 58 mila (pari al 22,9% delle aziende con SAU) contro 28 mila circa aziende proprietarie (pari al 10,8% di quelle con
SAU). |
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Le coltivazioni
In Italia la quasi totalità delle aziende (98,4%) ha superficie agricola utilizzata. Particolarmente diffusa è la coltivazione dei seminativi, che sono presenti nel 59,9% delle aziende e coprono il 55,6% della SAU e il 37,4% della superficie totale delle aziende.
Ancora più diffusa tra le aziende agricole è la pratica delle coltivazioni legnose agrarie, che sono presenti nel 71,7% del totale, dedite prevalentemente alla olivicoltura (1,2 milioni di aziende), alla viticoltura (790 mila aziende), ma anche alla frutticoltura e agrumicoltura (circa 650 mila aziende). La relativa superficie investita rappresenta il 18,6% della SAU e il 12,5% della superficie totale, anche in questo caso con prevalenza delle superfici ad olivo (8,2% della SAU) e a vite (5,4% della SAU). Prati permanenti e pascoli sono presenti nel 20,3% delle aziende e incidono il 25,8% della SAU e per il 17,4% della superficie totale. I boschi conservano una considerevole diffusione tra le aziende (il 23,3% di esse ne è dotata) e un peso di rilievo sulla superficie totale (23,2%). |
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Gli allevamenti
Alla data del 22 ottobre 2000, le aziende agricole italiane che praticano l'allevamento di bestiame risultano essere 675.835, pari al 26,1% del totale. Gli allevamenti più diffusi nel paese sono quello avicolo (praticato in 77 su 100 aziende allevatrici, con poco più di 171
milioni di capi) e quello dei suini (28,9% delle aziende allevatrici e 8,6 milioni di capi). Seguono gli allevamenti di bovini e bufalini (25,7% delle aziende e 6,2 milioni di capi), di ovini (14,3% delle aziende e 6,8 milioni di capi) e di caprini ed equini (ciascuno con il 7,2% delle aziende, rispettivamente con 923 mila e con 185 mila capi). |
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