Il Greco di Bianco è prodotto con una varietà di uva coltivata sulle coste ioniche della Calabria sin dai tempi della Magna Grecia, quando veniva chiamata "aminea", ovvero "non rossa". Furono proprio i Greci, fin dall'VIII secolo a.C., a individuare sui litorali dell’Enotria, che significa terra del vino, le zone vocate alla vite e a dare impulso, con i loro vitigni e con le loro pratiche enoiche, a una ottima produzione. La Calabria offre, inoltre, le prime testimonianze di una imponente e organizzata esportazione del vino verso nord e ovest. Come si consuma
Il Greco di Bianco, per essere gustato in maniera ottimale, va consumato dopo cinque-otto anni dalla vendemmia e oltre, a una temperatura di 10-12°C, in calici di media capacità a tulipano. Si abbina a dolci in genere molto strutturati o consistenti, come quelli a pasta non lievitata con confetture di agrumi e quelli con pasta di mandorle, ma anche piatti a base di fegato d'oca e formaggi piccanti a pasta dura. È anche un vino da meditazione.
Come si conserva
Le bottiglie, per essere ben conservate, vanno tenute coricate in scaffalature di legno, al buio, a temperatura costante fra 10 e 15°C e con un’umidità intorno al 70-75%, in modo che il tappo non si asciughi.
Come si produce
Il Greco di Bianco è un vino da dessert di abbondante e consistente produttività, ottenuto con uve appassite su graticci al sole, oppure in essiccatoi ad aria forzata. Il periodo di maturazione va da metà settembre a metà ottobre. È necessario diraspare le uve, siano queste stramature o più o meno appassite, perché i raspi si presentano secchi e quindi in grado di assorbire quantità sensibili di alcol e di conferire cattivi sapori; occorre inoltre procedere a una pigiatura soffice. Alla fase dell’ammostatura segue la fermentazione, che si blocca naturalmente al raggiungimento di una certa gradazione alcolica (compresa tra i 14 e i 16°C) poiché, pur essendo presenti ancora nel prodotto vinoso consistenti quantitativi di zuccheri residui, i lieviti non riescono più a trasformarli in alcol proprio per l’elevata gradazione alcolica raggiunta. Il vino così ottenuto viene quindi stabilizzato e imbottigliato. |