1976
dicembre – Catania. Scontro in seno alle famiglie della
mafia locale. Le cosche che fanno capo ai Calderone e a
Santapaola si rifugiano tra Napoli e Palermo.
1977
18
giugno – Faida a Palermo. Rosario Riccobono, capofamiglia
di Partanna Mondello, elimina Angelo Graziano, della famiglia
dell’Acquasanta. Graziano era legatissimo a Giacomo Giuseppe
Gambino, detto “Peppe u tignusu”, protetto di Riina.
20
agosto – Nei boschi della Ficuzza uccisi il tenente colonnello
dei carabinieri Giuseppe Russo. Del commando mafioso fanno
parte Riina, Bagarella, Pino Greco “Scarpuzzedda” e Giovanni
Brusca. Tre contadini innocenti vengono condannati all'eragastolo
e uno a 20 anni di reclusione con sentenza defintiva.
1978
8
aprile – Di Cristina uccide Ciccio Madonia, boss di Vallelunga,
legato ai corleonesi.
10
aprile – Nel corso di una riunione della commissione provinciale,
Riina accusa Badalamenti per l’omicidio Madonia e ne ottiene
l’espulsione da Cosa nostra.
9
maggio – Assassinio di Peppino Impastato, militante di Democrazia
proletaria, figlio di un piccolo mafiosa della cosca di
Badalamenti. E’ stato quest’ultimo ad ordinarne l’eliminazione
per le accuse che Impastato gli rivolgeva dai microfoni
di una radio locale.
30
maggio – Palermo. Assassinato Giuseppe Di Cristina, da tempo
inviso ai corleonesi.
9
settembre – Catania. Uccisione di Pippo Calderone. A commissionare
il delitto Nitto Santapaola, ora alleato dei corleonesi.
30
settembre – Cinisi (Palermo). Badalamenti viene “posato”
(espulso) anche dalla sua famiglia. Deve lasciare l’isola
in fretta e furia.
1979
26
gennaio – Palermo. Assassinato Mario Francese, cronista
del Giornale di Sicilia.
9
marzo – Palermo. Ucciso Michele Reina, segretario provinciale
della DC. Comincia la stagione dei delitti politici.
20
marzo - Roma. Assassinato il giornalista Mino Pecorelli.
Per questo delitto nel 1993 sarà rinviato a giudizio Giulio
Andreotti, assolto nel 1999.
giugno
– Falliscono le finanziarie create da Filippo Alberto Rapisarda,
il cui braccio destro fino a due anni prima era Marcello
Dell’Utri, all’epoca segretario personale di Berlusconi.
Rapisarda fugge in Venezuela dove viene ospitato dai Cuntrera.
8
luglio – Palermo. Boris Giuliano, capo della mobile, arresta
Nino Marchese, nipote di Filippo, boss di corso dei Mille.
12
luglio – Milano. Il killer italo-americano William Aricò
uccide l’avv. Giorgio Ambrosoli, liquidatore della banca
Privata di Michele Sindona che dell’omicidio è il mandante.
21
luglio – Palermo. Assassinio del commissario Boris Giuliano.
2
agosto – Con un passaporto falso, Michele Sindona lascia
gli Stati Uniti.
17
agosto – Sindona compare a Palermo assieme a una variegata
compagnia di mafiosi e massoni.
6
settembre – Palermo. Arrivo di John Gambino, della mafia
italo-americana.
25
settembre – Palermo. Cadono in un agguato mafioso il giudice
istruttore Cesare Terranova e il suo autista, il maresciallo
di polizia Lenin Mancuso.
16
ottobre – Malamente ferito ad una gamba da Michele Crimi,
massone amico di Licio Gelli, medico della questaura di
Palermo, ricompare a New York Michele Sindona che denuncia
un falso rapimento. Viene immediatamente arrestato.
10
dicembre – Palermo. Viene casualmente arrestato Leoluca
Bagarella.
1980
6
gennaio – Palermo. Uccissione del presidente della regione
siciliana Piersanti Mattarella.
7
marzo – Gravemente ferito in un attentato Angelo Di Cristina,
fratello di Giuseppe, intenzionato a prenderne il posto.
18
marzo – Palermo. Il sostituto procuratore Giovanni Falcone
riesce ad intercettare un traffico di droga dalla Sicilia
agli Stati Uniti attribuibile alle cosche della mafia palermitana.
4
maggio – Monreale (Palermo). Ucciso il capitano dei carabinieri
Emanuele Basile.
giugno
– Tommaso Buscetta, ottenuta la semilibertà, si rifugia
a Palermo, ospite del clan Bontate.
6
agosto – Palermo. Assassinio del procuratore di Palermo
Gaetano Costa. Aveva appena firmato sessanta ordini di cattura
contro altrettanti mafiosi, dopo che i suoi sostituti si
erano rifiutati di farlo.
12
agosto – Ucciso il sindaco DC di Castelvetrano (Trapani)
Vito Lipari, molto legato ai cugini Salvo.
26
agosto – Arresto di Gerlando Alberti.
1981
Gennaio
– Tommaso Buscetta, consapevole delle difficoltà in cui
si dibatte la mafia palermitana ormai presatta da quella
corleonese, lascia Palermo e con la sua famiglia torna in
Brasile.
23
aprile – Palermo. Assassinato Stefano Bontate, figura di
spicco della mafia palermitana. I due killer sono i corleonesi
Pino Greco “scarpuzzedda” e Giuseppe Lucchese “lucchiseddu”.
11
maggio – Palermo. Cade anche Totò Inzerillo, altro boss
della mafia perdente palermitana.
26
maggio – Palermo. La mattanza dei perdenti continua. All’interno
della società “Calcestruzzi” di proprietà di Buscemi, vengono
strangolati Santo Inzerillo, fratello di Totò, ucciso 15
giorni prima e suo zio Calogero Di Maggio. Nelle stesse
ore vengono assassinati anche Mimmo Teresi, Giuseppe Franco,
Salvatore e Angelo Federico, tutti delle cosche di Palermo
invisi ai corleonesi. I loro corpi verranno sciolti nell’acido.
30
maggio – Palermo. Scompare Emanuele D’Agostino, elemento
di spicco della famiglia di Santa Maria del Gesù. Si era
rivolto a Saro Riccobono mper chiedere aiuto.
Giugno
– La strage continua. Nel mirino gli uomini delle cosche
perdenti. Spariscono Salvatore Inzerillo, figlio di Pietro
e Salvatore Inzerillo, figlio di Francesco, nonché Giuseppe,
il figlio quindicenne di Totò, massacrato l’11 maggio. La
caccia è a Pietro Marchese e Giovannello Greco che hanno
tradito i clan di appartenenza.
12
giugno – Zurigo. Marchese e Greco, assieme alle mogli, vengono
arrestati mentre stanno preparandosi a fuggire in Brasile.
21
luglio – Uccisi Salvatore Greco e Giacomo Cinà, padre e
zio di Giovannello Greco.
19
agosto – Assassinato Nino Badalamenti che ha preso il posto
di Tano ai vertici della cosca di Cinisi. Comincia l’estate
di sangue: più di venti i morti in pochi giorni.
2
settembre – Palermo. Eliminato Leonardo Caruana, capofamiglia
di Siculiana.
29
settembre – San Giovanni Gemini (Caltanissetta) – Agguato
in un bar a Gigino Pizzuto, anziano boss del nisseno. Con
lui muoiono due avventori del locale.
3
ottobre – Ora la caccia è per snidare Salvatore “Totuccio”
Contorno. Uccisi un suo lontano parente, Pietro Mandala,
ed un suo amico Emanuele Mazzola.
6
ottobre – Roma. Assassinato Domenico Balducci, esponente
di spicco della Banda della Magliana.
15
ottobre – Nino Grado, cugino di Totuccio Contorno e Giovanni
Mafara, fratello di Francesco, boss dell’eroina, vengono
eliminati.
19
ottobre – Palermo. Blitz della polizia a Santa Maria del
Gesù. Arrestati, tra gli altri, Lo Jacono, Profeta e Giovambattista
Pullarà. Riesce a fuggire Pietro Aglieri.
Novembre
– Milano. Catturato Alfio Ferlito della mafia catanese.
6
novembre – Palermo. Viene ucciso il medico Sebastiano Bosio,
docente universitario. Aveva curato Contorno ferito.
25
dicembre – Attacco dei corleonesi alla mafia di Villabate.
Muoiono: Giovanni Di Peri, capomandamento, il suo braccio
destro Antonio Pitarresi e il figlio Biagio.. Nella violenta
sparatoria muore un passante, Onofrio Valloda.
26
dicembre – Cade anche Giuseppe Caruso, altro esponente della
mafia di Villabate.
1982
7
gennaio – Reazione delle cosche perdenti: assassinato Michele
Graviano.
13
gennaio – Sparisce il vecchio boss Ciccio Cinardo, appena
convocato da Falcone per un interrogatorio.
9
febbraio – Catania. Due fedelissimi di Alfio Ferlito, Salvatore
Palermo e Carmelo Ternullo, vengono assassinati.
15
febbraio – Mont Laurel (New Yersey). Nell’auto di Erasmo
Gambino viene trovato il cadavere di Pietro Inzerillo, fratello
di Totò.
25
febbraio – Palermo. In una cella dell’Ucciardone viene assassinato
a coltellate Pietro Marchese. Nel gioro di pochi giorni
vengono uccisi suo fratello Giovanni e suo zio Gregorio.
18
marzo – Catania. Freddati in un bar Franco Romeo e il maresciallo
dei carabinieri Agosta.
24
marzo – Roma. Catturato Salvatore Contorno.
26
aprile – Catania. I fedelissimi del boss della mafia perdente
Alfio Ferlito scatenano una guerra contro gli uomini di
Nitto Santapaola. Irruzione in una festa: sei morti e otto
feriti.
30
aprile - Palermo. Assassinato Pio La Torre, segretario regionale
del PCI. Il giorno dopo il generale dei carabinieri Carlo
Alberto Dalla Chiesa verrà nominato prefetto di Palermo.
16
giugno – Palermo. Agguato al furgone che stava trasportando
Alfio Ferlito dal carcere di Enna a quello di Trapani. Oltre
al boss catanese, muoiono tre carabinieri di scorta e l’autista
del mezzo.
18
giugno - Londra. Sotto il ponte dei Frati Neri viene trovato
impiccato il corpo di Roberto Calvi, presidente del Banco
Ambrosiano.
Agosto
– Si consegna Nino Salomone, capofamiglia di San Giuseppe
Jato. Il suo posto viene preso da Bernardo Brusca.
10
agosto – Assassinati Salvatore e Pietro Di Peri.
13
agosto - Palermo. Omicidio di Paolo Giaccone, medico legale.
3
settembre - Palermo. Strage di via Carini. Uccisi Carlo
Alberto Dalla Chiesa, prefetto di Palermo, sua moglie Emanuela
Setti Carraro e l’autista Domenico Russo.
21
settembre – Scompaiono i due figli maggiori di Tommaso Buscetta,
Benedetto e Antonio.
7
novembre – Cattura di Salvatore Montalto, boss vicino a
Totò Riina.
14
novembre – Palermo. Ucciso in un bar Calogero Zucchetto,
agente della sezione investigativa della polizia.
30
novembre – San Giuseppe Jato. Strangolato Rosario Riccobono.
30
novembre – San Giuseppe Jato – Sterminato il clan di Salvatore
Scaglione.
26
dicembre – Palermo. Assassinati Giuseppe Genova, genero
di Buscetta e due suoi nipoti, Orazio e Antonio D’Amico.
29
dicembre – Palermo. Uccisi Vincenzo Buscetta, fratello di
Tommaso e il figlio di quest’ultimo, Benedetto, che era
stato rapito nei giorni precedenti.
31
dicembre – Fort Lauderdale (Florida) – Assassinati menhtre
prendono ilsole su una spiaggia Giuseppe Tramontana, testimone
alle ultime di Tommaso Buscetta con Vera Girotti e Giuseppe
Romano, uomo delle cosche perdenti fuggito da Palermo.
1983
Gennaio
– Assassinato Filippo Marchese.
25
gennaio - Trapani. Omicidio di Giacomo Ciaccio Montalto,
sostituto procuratore.
13
giugno - Monreale (Palermo). Assassinato il capitano dei
carabinieri Mario D'Aleo, comandante della locale compagnia.
Con lui cadono l’appuntato Bonmarito e il carabiniere Marici.
D’Aleo aveva preso il posto del cap. Basile.
29
luglio - Palermo. Strage di via Pipitone Federico. Un'autobomba
uccide il capo dell’ufficio istruzione del tribunale Rocco
Chinnici, due agenti di scorta ed il portiere dello stabile
dove il magistrato abitava.
5
ottobre – Greco “scarpuzzedda” e Lucchese uccidono Leonardo
Rimi e Calogero Caruso.
24
ottobre – San Paolo (Brasile). Arresto di Tommaso Buscetta.
21
novembre – Carini (Palermo). Assassinato Natale Badalamenti.
Nel giro di pochi giorni vengono eliminati altri boss della
mafia perdente come Salvatore Mazzola, Giacomo Palazzolo,
Ignazio e Michele Biondo.
1984
5
gennaio - Catania. Assassinato Giuseppe Fava, giornalista
e scrittore.
31
marzo – Scatta fra Palermo e New York l’operazione “Pizza
connection”.
9
aprile – Madrid. Catturato Gaetano Badalamenti, Don Tano.
16
luglio – Estradato in Italia, Tommaso Buscetta comincia
a collaborare.
7
agosto – Trapani. Arrestato il sostituto procuratore Agostino
Costa accusato di corruzione.
18
settembre - Bagheria (Palermo). Ucciso Ignazio Mineo, ex
senatore del PRI.
29
settembre – Scatta il blitz legato alle rivelazioni di Buscetta:
366 ordini di cattura.
18
ottobre – Palermo. Strage di Cortile Macello. Assassinati
otto uomini legati alla macellazione clandestina.
3
novembre – Arresto di Vito Ciancimino.
12
novembre – Arrestati Nino e Ignazio Salvo.
12
novembre – Assassinato, su ordine diretto di Riina, Vincenzo
Anzelmo, boss della Noce. Il capo dei corleonesi lo acciusa
di aver insidiato la figlia undicenne di un mafioso.
18
novembre – Palermo. Suicidio di Rosario Nicoletti, deputato
regionale ed ex segretario regionale della DC.
2
dicembre – Palrmo. Leonardo Vitale, il primo “pentito di
mafia”, appena uscito dal manicomio dove era stato rinchiuso,
viene ucciso.
15
dicembre – Londra. Arrestato Francesco Di Carlo, trafficante
di eroina, implicato nella morte del banchiere Roberto Calvi.
23
dicembre - San Benedetto Val di Sambro (Bologna). Strage
sul rapido 904 Napoli-Milano: 16 morti. Per questa strage
saranno condannati il cassiere della mafia Pippo calò e
un gruppo di camorristi. Resta misterioso il movente.
1985
23
febbraio - Palermo. Omicidio di Roberto Parisi, industriale,
presidente dell'ICEM, la società che ha in appalto l’illuminazione
cittadina e del suo autista.
28
febbraio – Palermo. Freddato l’industriale Poiero Patti.
Ferita la figlia di nove anni.
22
marzo – Voghera. Muore dopo aver bevuto un caffè avvelenato
nella sua cella del supercarcere Michele Sindona.
2
aprile - Trapani. Sfugge ad un attentato con autobomba il
sostituto procuratore Carlo Palermo. Muoiono la signora
Barbara Asta e i suoi due gemellini.
31
maggio – Roma. Arresto di Pippo Calò.
28
luglio - Porticello (Palermo). Assassinato il commissario
Giuseppe Montana, dirigente della squadra catturandi.
2
agosto - Palermo. All'interno degli uffici della questura
muore sotto tortura Salvatore Marino, arrestato quale presunto
partecipante all’uccisione del commissario Montana.
6
agosto - Palermo. Omicidio del commissario Antonio Cassarà,
vicedirigente della squadra mobile e dell’agente Nino Antiochia.
28
agosto – Porto Empedocle. Ucciso il boss emergente Gerlando
Alberti.
Ottobre – Caccia a Pino Greco, detto “scarpuzzedda”, e ai
suoi accoliti. “Scarpuzzedda” viene ucciso in una villa
tra Misilmeri e Bagheria. Nel corso dello stesso mese vengono
uccisi anche i fratelli Scaduto, Giovanni Fici e Giacomo
Conigliaro.
Novembre – Arrestato Bernardo Brusca.
25
novembre - Ciancimino viene condannato al confino.
1986
19
gennaio – Bellinzona – Stroncato da un tumore muore in una
clinica svizzera Nino Salvo.
4
febbraio – Arrestati Giovanni Prestifilippo e suo figlio
Giuseppe.
10
febbraio – Palermo. Comincia il primo maxi-processo a Cosa
nostra: alla sbarra 474 imputati.
20
febbraio – Cattura di Michele Greco, detto “Il papa”.
9
maggio – Arresto sulla Costa Azzurra di Nino Calderone,
della mafia catanese.
8
ottobre – Palermo. Assassinato per motivi mai chiariti il
piccolo Claudio Domino, 11 anni. Cosa nostra si occuperà
di eliminare il mandante del delitto, Giuseppe Graffagnino
e il killer, Giuseppe Genova.