1965
10
ottobre – Arrestato Giuseppe Greco, detto “Piddu u tinenti”.
1968
13
febbraio – Perugia. Ergastolo a Vincenzo Rimi e a suo figlio
Filippo, capimafia di Alcamo.
22
dicembre – Catanzaro. Al famoso processo contro i 114 per
i delitti e le stragi palermitane fra il ’59 e il ’63 vengono
inflitte soltanto pene minime. Molte le assoluzioni. L’istruttoria
era stata condotta dal giudice di Palermo Cesare Terranova
che verraà ucciso nove anni dopo.
1969
11
giugno- Bari. Al processo contro imputati per i delitti
di Corleone tra il ’58 e il ’63, il tirbunale assolve tutti
i 64 imputati, tra cui Leggio e Riina.
16
giugno – Palermo. Ucciso il costruttore edile Peppino Bologna.
20
giugno – Nuovo arresto per Salvatore Riina.
7
luglio – Palermo. Il tribunale condanna Riina al soggiorno
obbligato a San Giovanni in Persiceto (Firenze): appena
scarcerato Riina si dà alla latitanza.
19
novembre – Roma. Leggio fugge dalla clinica dove si era
fatto ricoverare mezz’ora prima dell’arrivo dei carabinieri
con un mandato di arresto.
10
dicembre – Palermo. La strage di viale Lazio. Cavataio,
il “cobra” e tre suoi guardiaspalle assassinati. Fra i killer
muore Calogero Bagarella.
1970
25
marzo – Palermo. Ucciso Francesco Di Martino, uno degli
ultimi esponenti della mafia perdente della cosca Torretta-La
Barbera.
25
agosto – New York. Tommaso
Buscetta, arrestato, torna in libertà versando una cauzione
di 75 mila dollari.
17
settembre – Palermo. Scompare il giornalista dell’”Ora”
Mauro De Mauro. Stava indagando sulle ultime ore di vita
del presidente dell’ENI Enrico Mattei.
13
ottobre – Palermo. Vito Ciancimino viene eletto sindaco
di Palermo. Della sua giunta fa parte Giuseppe Trapani,
della famiglia mafiosa di Santa Maria del Gesù capeggiata
da Pippo Calò. L’8 dicembre, a causa delle polemiche, la
giunta Ciancimino sarà costretta alle dimissioni.
30
novembre – Castelfranco Veneto. Arresto di Gaetano Fidanzati.
23
dicembre – Bari. La corte d’appello condanna Leggio all’ergastolo
per l’omicidio di Michele Navarra e i delitti di Corleone.
1971
24
febbraio – Palermo. Rapito Antonio Caruso, figlio dell’industriale
Giacomo, imparentato con il clan Torretta. Per la sua liberazione
verranno pagati 300 milioni.
aprile
– Tommaso Buscetta, costretto a lasciare gli USA, si rifugia
in Brasile.
5
maggio – Palermo. Assassinati a Palermo il procuratore capo
Pietro Scaglione e il suo autista Antonino Lo Russo. Per
la prima volta nel dopoguerra la mafia colpisce un tutore
della legge.
20
maggio – Spediti al confino di Linosa 17 mafiosi appartenenti
al clan La Barbera.
26
maggio – 15 mafiosi dei clan dei Greco e dei corleonesi
vengono inviati al confino di Filicudi.
8
giugno – Gli uomini di Riina rapiscono Pino Vassallo, figlio
del costruttore Francesco. Pagato un riscatto.
3
agosto – Ninetta Bagarella, moglie di Salvatore Riina, viene
condannata a due anni e mezzo di sorveglianza speciale.
E’ la prima donna colpita da un provvedimento antimafia.
22
settembre – New York. Per
la prima volta all’aeroporto Kennedy viene sequestrato un
carico di droga proveniente dalla Sicilia.
1972
aprile
– Roma. La commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia
compila le schede di 164 persone, tra cui diversi politici,
ritenute legati a Cosa nostra. Su quei documenti verrà imposto
il segreto.
16
agosto – I corleonesi rapiscono Luciano Cassina, figlio
dell’imprenditore Arturo. Per la sua liberazione verranno
pagati un miliardo e trecento milioni.
settembre
– Catania. Si organizza la mafia catanese. Ai vertici dell’organizzazione
Pippo Calderone. Il fratello Nino è vice-rappresentante,
Nitto Santapaola capodecina.
3
dicembre – Palermo. Catturato in Brasile, Tommaso Buscetta
viene imprigionato all’Ucciardone.
1973
30
marzo – Palermo. Quello che può essere considerato l’unico
vero ed autentico “pentito” nella storia di Cosa nostra,
Leonardo Vitale, si presenta alla squadra mobile di Palermo
e comincia a raccontare gli ultimi 15 anni di mafia. Non
verrà creduto e fatto passare per pazzo. Tommaso Buscetta,
che anni dopo racconterà le stesse cose, condendole di molte
allusioni ed alcune fantasie, diventerà invece il “boss
dei due mondi” e sarà ritenuto fonte primaria per sconfiggere
Cosa nostra.
maggio
– Quasi tutti i 75 imputati per l’omicidio Scaglione vengono
condannati a pene minime per il solo reato di associazione
per delinquere.
giugno
– Milano. Luciano Leggio, da tempo trasferitosi al nord,
uccide Damiano Caruso, killer di fiducia di Peppe Di Cristina.
Comincia la lunga faida tra i corleonesi e il boss di Caltanissetta.
1974
marzo
– Marano (Napoli). I Nuvoletta e gli Zaza, famiglie della
camorra napoletana, vengono affiliati a Cosa nostra.
16
maggio – Milano. Arrestato Luciano Leggio.
ottobre
– Fallisce la Banca Privata Italiana di Michele Sindona,
nata dalla fusione della Banca Unione con la Banca Privata
Finanziaria. Per il fallimento della Franklyn Bank, Sindona
viene inquisito anche negli USA.
7
dicembre – Palermo. Nasce Maria Concetta Riina, figlia di
Salvatore e Ninetta Bagarella. Seguiranno Giovanni Francesco
(21 febbraio 1976), Giuseppe Salvatore (3 maggio 1977),
Lucia (11 aprile 1980). I parti di Ninetta avvengono tutti
nella clinica Noto, la migliore della città. Ogni volta
la donna si farà ricoverare con il proprio nome. Circostanza
singolare per la moglie di uno dei latitanti, sulla carta,
più ricercati d’Italia.
1975
febbraio
– Nasce la prima commissione interprovinciale di Cosa nostra.
Ne fanno parte: Tano Badalamenti (Palermo), Peppino Settecasi
(Agrigento), Cola Buccellato (Trapani), Giuseppe Di Cristina
(Caltanissetta), Angelo Mongiovì (Enna), Pippo Calderone
(Catania).
aprile
– Perugia. Muore accoltellato da un altro recluso Angelo
La Barbera.
17
luglio – I corleonesi sequestrano Luigi Corleo, considerato
l’uomo più ricco dell’isola, suocero dell’esatorre Nino
Salvo. Corleo muore quasi subito. Il suo corpo non sarà
mai più ritrovato.