1954
9
febbraio – Palermo. Gaspare Pisciotta muore nel carcere
dell’Ucciardone, bevendo un caffè alla stricnina.
11
luglio – Il boss Calogero Vizzini muore nel suo letto.
1955
gennaio
– Palermo. Violento scontro di mafia per il controllo del
mercati generali spostati dalla Zisa all’Acquasanta. La
famiglia dell’Acquasanta soccombe. Emerge la figura di Michele
Cavataio, detto “cobra”.
6
marzo – Sciarra (Palermo). Ucciso il sindacalista Salvatore
Carnevale.
13
settembre – Salvatore Riina torna in libertà. La cosca di
Corleone, di cui fa parte assieme a suo zio Giacomo, a Giovanni
e Bernardo Provenzano e a Calogero Bagarella, è guidata
da Luciano Leggio.
1956
maggio
– Le elezioni comunali di Palermo sanciscono il trionfo
della DC e al suo interno l’assoluto dominio della corrente
fanfaniana guidata da Giovanni Gioia. Emergono le figure
di Vito Ciancimino e Salvo Lima.
1957
10-14
ottobre – Palermo. All’hotel delle Palme lungo vertice delle
delegazioni della mafia siciliana con quella italo-americana.
Oggetto dell’incontro: il mercato del traffico della droga
e la riorganizzazione delle famiglie dell’isola.
25
ottobre – Sicari partiti dalla Sicilia uccidono negli USA
il boss Albert Anastasia.
1958
Febbraio
– Nasce a Palermo la commissione provinciale di Cosa nostra
che raccoglie una cinquantina di famiglie mafiose.
maggio
– Salvo Lima è eletto sindaco di Palermo. Vito Ciancimino
diventa assessore alle aziende municipalizzate.
28
giugno – Coreleone. Michele Navarra fallisce l’eliminazione
di Luciano Leggio.
2
agosto – La risposta di Leggio: uccisi Michele Navarra e
un suo ospite, Giovanni Russo.
6
settembre – Corleone. Lo scontro tra gli uomini di Leggio
e quelli di Navarra è a tutto campo. Vincono i primi, ma
la faida si placherà soltanto cinque anni dopo.
31
ottobre – Silvio Milazzo, deputato regionale, forma un governo
anomalo con dissidenti della DC e l’appoggio congiunto di
missini e comunisti. Milazzo è una figura fantoccio creata
dai cugini Nino ed Ignazio Salvo, titolari delle esattorie
siciliane e da Francesco Paolo Bontate, detto “Don Paolino
Bontà”, capomafia di Santa Maria del Gesù.
1959
novembre – Il comune di Palermo approva il nuovo piano regolatore.
Assessore ai Lavori Pubblici è Vito Ciancimino.
1960
19
gennaio – Palermo. Assassinato il costruttore edile mafioso
Francesco Paolo Mineo. Cercava di insediarsi nelle zone
controllate da Cavataio.
30
marzo – Agrigento. Ucciso il commissario Cataldo Tandoy,
dirigente della squadra mobile. Dietro il delitto un caso
di corruzione.
aprile
– Palermo. Primi sentori di una guerra di mafia. Uccisi
Giulio Pisciotta e Vincenzo Maniscalco che avevano cercato
di scalzare i La Barbera. Altri omicidi per le strade della
città.
1962
25
gennaio – Napoli. Muore per infarto Lucky Luciano.
27
ottobre - A Bascapè (Pavia) precipita l'aereo proveniente
da Catania con a bordo il presidente dell'ENI Enrico Mattei,
il pilota e un giornalista inglese.
26
dicembre – Palermo. Assassinato Calcedonio Di Pisa, mafioso
di rango. Comincia la grande guerra di mafia.
1963
8
gennaio – Palermo. Continua l’offensiva contro il clan Di
Pisa: ucciso Raffaele Spina.
17
gennaio – Scompare Salvatore La Barbera.
19
aprile – Palermo. Fallisce l’assalto alla pescheria di Stefano
Giaconia per colpire Angelo La Barbera e Tommaso Buscetta.
23
aprile – Palermo. Reazione del clan di La Barbera. Assassinato
Vincenzo D’Accardi, considerato un patriarca di Cosa nostra.
24
aprile – Palermo. Ucciso Rosolino Gulizzi.
26
aprile – Cinisi (Palermo). Esplode una “giulietta” carica
tritolo: muore Cesare Manzella.
25
maggio – Milano. Arrestato La Barbera.
19
giugno – Palermo. Uccisi all’Uditore Pietro Garofalo e Girolamo
Conigliaro. Arrestato uno dei killer, Pietro Torretta, capofamiglia.
Riescono a fuggire Cavataio e Buscetta.
22
giugno – Cavataio elimina Bernardo Diana, numero due della
famiglia di Santa Maria del Gesù.
27
giugno – Eliminato Emanuele Leonforte, boss del mercato
orto frutticolo.
30
giugno – Strage di Ciaculli. Una “giulietta” carica di tritolo
uccide sette tra poliziotti, carabinieri e artificieri.
settembre
– La mafia perdente lascia l’isola. Salvatore Greco, detto
“Cicchiteddu” e Salvatore Greco, detto “l’ingegnere”, fuggono
in Venezuela; Nino Salomone in Brasile; Tommaso Buscetta
negli Stati Uniti; la famiglia Cuntrera prima in Canada
e poi in Venezuela dove vengono raggiunti dai Caruana.
15
dicembre – Viene nuovamente arrestato Salvatore Riina.
1964
26
febbraio – Arrestato e condannato, Genco Russo viene inviato
al soggiorno obbligato di Lovere (Brescia).
14
maggio – Corleone. Arresto di Leggio.