1943
luglio
– Con lo sbarco anglo-americano in Sicilia si riattivano
le cosche mafiose duramente represse durante il regime fascista.
L’OSS, i servizi segreti americani, si appoggiano su quanto
esiste delle strutture di potere mafioso per creare i primi
presidi della Sicilia liberata. Il 27 luglio il capomafia
Calogero Vizzini viene nominato dagli alleati sindaco di
Villalba.
2
settembre – Comincia la carriera criminale di Salvatore
Giuliano, un contadino dedito alla borsa nera che, a Quarto
Mulino di San Giuseppe Jato, uccide il carabiniere Antonio
Mancino il quale aveva intercettato i suoi traffici.
4
ottobre – Lucio Tasca, latifondista, esponente del movimento
separatista siciliano, diventa sindaco di Palermo su indicazione
degli alleati.
1944
febbraio
– Vito Genovese, esponente di spicco della mafia italo-americana,
giunto in Sicilia al seguito delle truppe alleate, incontra
Salvatore Giuliano che – sulle montagne attorno a Palermo
– ha organizzato una banda di predoni.
1945
15
maggio – Primi contatti tra la banda Giuliano e i capi del
separatismo siciliano, intenzionati a rafforzare il nascente
EVIS, l’Esercito di Volontari per l’indipendenza della Sicilia.
29
dicembre – Caltagirone (Catania). Scontro a fuoco tra l’esercito
italiano e i separatisti dell’EVIS. Arrestato il comandante
Concetto Gallo.
1946
29
aprile – Si ricostituisce la famiglia di Corleone. Ne è
a capo Michele Navarra.
15
maggio – La Sicilia ottiene lo statuto speciale regionale,
una forma di autonomia limitata, tesa a superare le spinte
indipendentistiche.
agosto
– Per il controllo del territorio, comincia la faida mafiosa
tra i Greco di Ciaculli e i Greco di Giardini Croceverde.
dicembre
– Lucky Luciano, boss della mafia italo-americana, ottenuta
l’impunità negli USA per i servigi resi durante la guerra,
si stabilisce a Napoli.
1947
febbraio
– Comincia la caccia ai sindacalisti. Ucciso a Sciacca Accursio
Miraglia.
1
maggio – Portella della Ginestra. La banda Giuliano apre
il fuoco su una folla di contadini che celebra la festa
del lavoro: 11 morti e 56 feriti. E’ la prima strage di
stato dell’Italia repubblicana.
giugno
– La mafia italo-americana tenta una mediazione tra le famiglie
dei Greco, inviando a Palermo il boss Joe Profaci.
1948
10
marzo – Il sindacalista Placido Rizzotto viene rapito ed
ucciso.
13
aprile – I carabinieri arrestano il boss di Corleone Michele
Navarra quale mandante dell’assassinio di Placido Rizzotto.
15
maggio – Luciano Leggio, detto “Liggio”, si dà alla latitanza:
è accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio
Rizzotto.
1949
19
maggio – Salvatore Riina, il futuro capo incontrastato di
Cosa nostra, uccide a Corleone Domenico Di Matteo. All’origine
dell’omicidio una banale lite su un campo di bocce.
26
settembre – Nasce il CFRB (Corpo Forze Repressione Banditismo).
Lo comanda il colonnello dei carabinieri Luca.
ottobre
– In un rapporto – che è in assoluto il primo dossier organico
sulla mafia siciliana del dopoguerra – il capitano dei carabinieri
Carlo Alberto Dalla Chiesa ricostruisce gli organici della
cosca di Corleone e accusa Navarra e Leggio per l’omicidio
Rizzotto.
1950
aprile
– Lucky Luciano riprende la sua attività nel traffico della
droga, riuscendo a raffinare vari quintali di eroina.
5
luglio – Castelvetrano. Luciano Leggio uccide nel sonno
Salvatore Giuliano. I carabinieri del colonnello Luca monteranno
una messinscena poco credibile per dimostrare che il bandito
è stato eliminato in uno scontro a fuoco. Successivamente
sarà il luogotenente di Giuliano, Gaspare Pisciotta, ad
assumersi la responsabilità dell’assassinio del capobanda.
Per il servigio reso, invece, Leggio riesce a conquistare
una lunga impunità.
1951
aprile – Comincia il sacco di Palermo. Sono numerose ditte
mafiose ad aggiudicarsi i primi appalti per la ricostruzione
della città.
8
dicembre – Con l’uccisione del boss Gerlando Milia comincia
la faida di Raffadali.
1952
15
febbraio – Una soffiata di Lucky Luciano permette l’arresto
di Frank Coppola, altro grosso boss della mafia italo-americana.
luglio
– Comincia la faida per il controllo della cosca di Palermo
centro.