E’ il più pittoresco paese
della Calabria!
Pentedattilo (dal greco Pentadaktylos)
è arroccato ai piedi di un enorme roccione la cui
forma vista dal mare ricorda, appunto, una gigantesca mano
con le 5 dita rivolte verso il cielo.
Il paese, non più abitato da anni,
si può visitare solo a piedi ed è proprio
percorrendo le sue stradine e ammirando le sue casupole
e i resti del Castello, che si sente quanto magico e suggestivo
sia il luogo.
Si narra che nel 1680 fu compiuta nel Castello
la strage della famiglia del Marchese Alberti per opera
del Conte Abenavoli di Montebello, il quale si era innamorato
della bella Antonietta, sorella del Marchese Alberti, e
voleva sposarla.
Il Marchese, però, non ne volle
sapere e cercò di fidanzarla con Petrillo Cortez,
figlio del governatore Spagnolo di Reggio.
Il Conte Abenavoli non ebbe pietà
di nessuno e grazie al tradimento di un servo del Marchese
Alberti, riuscì a penetrare nel Castello e a compiere
una strage.
Solo di fronte alla bella Antonietta calmò
il suo furore omicida e scappò.
Per questo motivo le torri di pietra che
sovrastano il paese rappresentano per il popolo le dita
insanguinate di una mano e c’è qualcuno che
dice che la sera, in inverno, quando il vento è violento
si riescono ancora a sentire le urla del Marchese Alberti.
Sulla strada che da Musa si inerpica per
raggiungere Pentidattilo, si trovano diverse aziende produttrici
di serramenti, aziende agricole, allevamenti, pizzerie,
impianti di agriturismo.