Frate
Cipolla
Riassunto
A Certaldo vi è un certo frate Cipolla
che di frate ha ben poco, essendo lui un buontempone e un
gran retorico.
Un giorno, frate Cipolla, promette ai contadini presenti alla
messa, di mostrar loro una importante reliquia: la penna dell’arcangelo
Gabriele.
Due suoi vecchi amici, molto astuti, organizzano una beffa
sottraendo la penna al frate. Mentre frate Cipolla è
fuori per il pranzo e il suo fante si distrae con una donzella,
i due entrano nella sua stanza, trovano la cassetta contenente
una piuma di pappagallo, che lui diceva essere quella dell’angelo,
e dopo averla prelevata riempiono la cassetta con alcuni carboni.
Nel pomeriggio, al momento di mostrare la reliquia, frate
Cipolla, aprendo la cassetta, si accorge dei carboni e, senza
mostrare alcuno stupore, improvvisa una storia per la quale,
fra le tante reliquie che lui possiede, ci sono due cassette
identiche per la piuma e per i carboni con i quali fu arso
S. Lorenzo.
Dicendo quindi di aver sbagliato cassetta, mostra con molto
“successo” i carboni.
I contadini ugualmente contenti e onorati, rendono vana la
beffa dei due briganti che stupiti e divertiti dal rimedio
di frate Cipolla, gli rendono la penna che gli avevano rubato.
Commento
Il tema principale della novella è
la celebrazione dell’intelligenza e della capacità
di “sapersela cavare” anche nella situazioni più
imbarazzanti e difficili che la vita presenta.
Assistiamo qui ad una doppia beffa, in quanto frate Cipolla
volendo ingannare i contadini, e i due volendo ingannare il
frate, egli beffa sia i contadini che i due buontemponi, cavandosela
egregiamente con un’improvvisazione.
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