Riassunto
Chichibio e la gru
Questa novella tratta
dal Decamerone narra che Currado Gianfigliazzi, che era un
banchiere fiorentino della prima metà del Trecento,
aveva come cuoco un certo Chichibio che era un mattacchione.
Currado, aveva dato l'ordine che durante la sua assenza trovasse
per cena la gru che aveva catturato lui stesso poichè
era anche un ottimo cacciatore.
Durante la sua assenza però, Chichibio incontrò
una bella donna che si chiamava Brunetta e che, siccome chiedeva
gentilmente un po' di coscia, lui per compassione gliela diede.
Al ritorno di Currado però, Chichibio fu costretto
a inventarsi una bugia e disse che le gru avevano solo una
gamba e quindi anche una coscia e così, dopo aver sentito
tale menzoia, Currado disse che lo doveva vedere lui di persona
perchè altrimenti l'avrebbe bastonato.
Il giorno seguente andarono nel bosco dove Currado andava
di solito a caccia e, dopo un'esclamazione del banchiere,
le gru si spaventarono e così per scappare abbassarono
anche l'altra gamba che di solito durante il riposo la lasciano
sospesa per l'aria.
Chichibio alla fine, poichè si stava trovando in difficoltà,
inventò una menzogna dicendo che la gru del giorno
passato non aveva una gamba perchè non aveva urlato
e così, questa novella finì che Currado si mise
a ridere e ritornarono buoni amici.
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