Passo
indietro della Reggina domenica a Livorno che con una partita
incolore spreca una grande occasione per far punti pesanti
su un campo difficile. Ci va peggio dell’anno scorso
quando fummo raggiunti quasi allo scadere da un gol dell’allora
livornese Vidigal ora passato all’Udinese. Poche parole
quindi per descrivere un match in cui succede poco o niente;
evidentemente la grinta di Mazzarri non è ancora ben
radicata nei suoi ragazzi.
Tanti gli ex in campo, in primis i fratelli Alessandro e Cristiano
Lucarelli che danno vita a duri ma leali scontri e poi Pavarini
e Vigiani da una parte e Vargas e Colucci dall’altra;
Colucci tra l’altro molto critico durante la settimana
nei confronti della sua ex-società e non si capisce
il perché, visto che nella passata stagione in riva
allo stretto non ha lasciato grandi segni e non lo sta facendo
neanche ora a Livorno.
Si comincia con un diagonale di Cristiano Lucarelli che salta
il fratello e poi spedisce a lato e un colpo di testa alto
di capitan Cozza che anticipa il distratto Melara su cross
di Cavalli. Al 29°min. espulsione diretta per Morrone
che scalcia Tedesco a terra a gioco fermo. A questo punto
non si capisce perché la Reggina pur giocando 50 min.
in superiorità numerica non provi a vincere, anzi proprio
Tedesco, che dovrebbe approfittare più degli altri
dell’espulsione del centrocampista avversario avendo
a disposizione più spazi, dimostra una lentezza per
lui inusuale e quasi scompare dal terreno di gioco. Invece
è proprio il Livorno a rendersi pericoloso allo scadere
nuovamente con Lucarelli, ma l’istinto di Pavarini salva
il risultato. Nel secondo tempo il primo tiro verso la porta
difesa da Amelia su velenosa punizione di Cozza parata in
tuffo dal portiere e al 20°min. il neo-entrato Amoroso
la butta dentro, ma l’arbitro Bertini annulla per un
giusto fuorigioco. Subito dopo al 32°min. succede quello
che non ti aspetti: Mesto autore di una partita sofferta come
se avesse di fronte Roberto Carlos e non Cesar Prates si fa
espellere in un paio di minuti per doppia ammonizione e allora
il Livorno reagisce, riacquista le poche forze rimaste e capisce
che forse può ambire a qualcosa in più di un
pareggio. Porta avanti il proprio baricentro e Lazetic con
una perentoria verticalizzazione permette a Lucarelli C. di
trafiggere l’incolpevole Pavarini con un rasoterra dopo
aver saltato facilmente De Rosa, fattosi beffare come un difensore
alle prime armi.
Uno a zero e tutti a casa quindi, con la consapevolezza per
la nostra squadra di dover affrontare con altro piglio le
partite che verranno per centrare l’obiettivo salvezza.
L’occasione per dimenticare ciò che è
successo è vicinissima visto che l’assurdo calendario
ci propone un turno infrasettimanale infuocato dallo scontro
salvezza con il Treviso al Granillo, senza peraltro Mesto
e De Rosa (squalificati) e gli innumerevoli infortunati di
cui poco si sa, ma questa è consuetudine, sulle cause,
le condizioni e i tempi di recupero dagli infortuni subiti.
Alla prossima giornata
da parte del vostro inviato Francesco Iannelli.
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