Questa
squadra è proprio imprevedibile, si poteva parlare
di piccola crisi per dopo le ultime prestazioni in cui era
stata evidente un’involuzione nel gioco e nel carattere
dei nostri, e invece su uno dei campi più difficili
della serie A in cui solo il Milan si era imposto, ecco la
conquista di tre punti tanto fondamentali quanto insperati
alla vigilia. Si pensava alla classica partita da zero a zero,
in cui nessuna delle due squadre avrebbe pensato a rischiare,
ma in 20 minuti la Reggina segna due gol che definiranno il
risultato finale della gara. Forse tra questi alti e bassi
rischieremo di morire di crepacuore, ma è questo il
bello del calcio e avvincenti sono le emozioni che ci regala
questa magica squadra.
In campo, fondamentali le mosse di mister Mazzarri che sistema
la sua squadra con un classico 4-4-2, in cui Vigiani e Tedesco
non trascurando le coperture difensive hanno una certa libertà
di proporsi in fase offensiva con Biondini e Paredes più
arretrati. E’ proprio il centrocampo la chiave di volta
della partita, zona in cui gli amaranto dominano incontrastati,
soprattutto nella prima parte della gara quando partono forte
sorprendendo gli isolani che si aspettavano un avvio più
dimesso.
Ma passiamo alla partita, già al 2°min. la Reggina
si fa sotto con Amoruso che su torre di Cozza impegna Chimenti
che respinge facendo impennare il pallone verso la rete, ma
riesce successivamente a salvare forse sulla linea in extremis.
Subito dopo però gli ospiti passano all’8°min.
con uno schema ben collaudato, calcio d’angolo di Cozza,
torre di Paredes e inserimento di Lucarelli sul secondo palo.
Il Cagliari reagisce timidamente con Suazo che al 18°min.
da fuori spara alto. Ma al 20° min. è già
raddoppio con Tedesco che da 25 metri vede Chimenti leggermente
spiazzato e lo colpisce con uno splendido tiro. A questo punto
comincia l’arrembaggio cagliaritano che ad onor del
vero pare abbastanza sfortunato. Già nel primo tempo
Budel colpisce il palo con una punizione che sguscia in mezzo
a tanti giocatori, e Gobbi ci prova ma Lanzaro salva con la
complicità di De Rosa sulla linea. Nel secondo tempo
poi Sonetti inserisce du mezze punte Cossu e Capone, e la
pressione cresce, Cossu colpisce la traversa su punizione
e Pelizzoli si esalta su tiro ravvicinato di Capone, ma i
tre attaccanti rossoblu (Langella, Suazo, Esposito) non pungono
e gli amaranto possono così festeggiare la vittoria
esterna.
Purtroppo il match è segnato da uno spiacevole episodio
alla fine; infatti i reggini tornando negli spogliatoi dopo
essere andati a festeggiare con gli ultras arrivati fin nella
città sarda, trovano i calciatori sardi ad aspettarli
nel tunnel per cominciare una rissa poco edificante per il
mondo del calcio. La causa sarebbe stata un’offesa rivolta
dal centrocampista reggino Tedesco ad Abejion sulla figlia,
che purtroppo soffre di una brutta malattia. Scatenato soprattutto
Langella, una vera furia come dimostrano le immagini televisive.
Seguono una serie di inevitabili polemiche da una e dall’altra
parte che preferisco non riportare, e sicuramente altrettanto
rapidi saranno i provvedimenti del giudice sportivo. Staremo
a vedere, intanto in riva allo stretto arriva domenica prossima
il Siena voglioso di rivincita dopo l’inaspettata sconfitta
interna subita ad opera dell’ormai condannato Lecce.
Speriamo che i nostri ritrovino una certa continuità
di risultati per chiudere in poche partite il discorso salvezza.
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