Controllo
biologico:
come
acquistare gli insetti utili?
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Sviluppare un piano
Prima di decidere di impiegare insetti utili, dovresti possedere
una buona conoscenza non solo delle specie dannose ma anche
dei loro nemici naturali e delle diverse strategie che hai a
disposizione per utilizzarli.
Dovresti essere in grado di individuare tempestivamente i diversi
fitofagi perché nella pratica del controllo biologico
le decisioni da prendere sono molte e frequenti (...e talvolta
improvvise); se gli entomofagi vengono usati male è facile
fallire per cui diventa importante individuare le specie utili
più adatte a risolvere il problema, verificare che la
qualità degli insetti acquistati sia elevata ed, infine,
determinare quando e quanti insetti impiegare.
In casi di necessità è possibile ottenere un valido
aiuto affidandosi a professionisti ben preparati, all’assistenza
tecnica offerta dalle biofabbriche ai propri clienti, agli esperti
degli Istituti di Entomologia Agraria delle Università.
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Acquistare con attenzione
"Stai sempre attento!" è un buon concetto da
tenere presente ogniqualvolta fai un acquisto e con gli insetti
utili non si fa eccezione. Nel mercato esistono diversi venditori:
alcuni pretendono di farti comperare specie o prodotti di cui
non hai bisogno, altri non sono in grado di fornirti il sostegno
tecnico indispensabile per aiutarti a raggiungere gli obiettivi.
Dal momento che tu non compereresti mai insetticidi da qualcuno
che per hobby si diverte a farne miscele nel retrobottega, dovresti
pretendere un’elevata professionalità anche dalle
aziende che vendono o distribuiscono insetti utili. Per ogni
specie a cui affidi la difesa delle tue colture dovrebbero essere
state effettuate e messe a disposizione approfondite ricerche
scientifiche.
Quando dovrai decidere a chi rivolgerti per acquistare gli insetti,
potrà tornarti utile effettuare una serie di domande
che ti aiuteranno a capire se si tratta del meglio per le tue
esigenze:
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Chi ti vende gli insetti, provvede a fornirti
di un servizio di consulenza che ti aiuti ad individuare un
piano di lotta biologica o integrata adatto a risolvere i tuoi
problemi? |
Ti fornisce in anticipo precise istruzioni
su come maneggiare ed impiegare gli insetti prima che ti vengano
consegnati? |
Il materiale arriva tempestivamente, tramite
corriere, all’interno di contenitori refrigerati? |
Il produttore/venditore di insetti utili
si impegna a rispettare gli "standard" internazionali
per garantire la qualità dei suoi prodotti? Per esempio:
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a) provvede a dirti con esattezza qual è
la specie che riceverai e chi ne ha effettuato la determinazione?
La classificazione delle specie deve essere fornita da riconosciuti
esperti tassonomici che non necessariamente devono far parte
dello staff aziendale. Il nome dell’insetto dev’essere
espresso in latino, indicando genere e specie, per esempio:
Encarsia formosa. Se dovesse apparire il nome Encarsia spp.,
non potrai sapere esattamente quale sia la specie che ti è
stata consegnata, perciò sia tu che il tuo venditore
non sarete mai sicuri se quel tipo d’insetto potrà
funzionare per risolvere il tuo problema. |
b) Quanti sono gli insetti che hai ricevuto?
Questo dato ti dovrà esser fornito da un numero che esprime
una media, più o meno uno scarto. Sii inoltre consapevole
che per alcune specie di insetti utili solo le femmine sono
in grado di attaccare i fitofagi (questo, per esempio, vale
per tutti i parassitoidi), per cui dovresti esser informato
anche sul numero di femmine che ti arriveranno. |
c) Quanto vigorosi sono gli insetti che
stai per utilizzare? Una volta giunti a destinazione, saranno
nelle condizioni fisiche adatte per effettuare la loro azione
di controllo dei fitofagi? E qual è, di solito, la loro
capacità di controllo?
Oltre a tenere conto di quanto esposto al punto 3, è
giusto poter conoscere i valori relativi a fecondità
media, numero percentuale di femmine (sex ratio), durata della
vita e delle fasi di sviluppo delle popolazioni di insetti da
cui provengono quelli che hai acquistato.
In alcuni casi potrebbe essere importante avere informazioni
specifiche anche sulla percentuale di individui alati (per esempio:
gli imenotteri parassitoidi del genere Trichogramma possono,
talvolta, perdere la capacità di volare se allevati negli
insettari), oppure sulla percentuale di individui parassitizzati
(per esempio: gli individui del coccinellide Hippodamia convergens
non provengono da allevamenti, bensì raccolti dai siti
naturali di svernamento: è pertanto probabile che anche
una parte significativa del quantitativo acquistato possa morire
anzitempo e diffondere i parassitoidi del coleottero anche nel
nuovo ambiente d’impiego).
Per verificare se i dati che ci vengono comunicati siano attendibili,
è buona abitudine confrontarli con quelli di pubblicazioni
scientifiche (naturalmente di autori che non siano "di
parte"). |
d) Quanti insetti vivi hai potuto veramente
liberare sulle tue colture?
Se serio, il produttore/venditore dovrebbe insegnarti ad effettuare
da solo questa verifica. Tutto ciò diventa molto importante
poiché si tratta dell’unico metodo che hai a disposizione
per conoscere la quantità effettiva di insetti che hai
impiegato. |
Il tuo fornitore è in grado di offrirti
soluzioni ragionevoli per i problemi che potrai incontrare?
Ti segue per aiutarti a raggiungere gli obiettivi? |
Valutare il programma di controllo
biologico
Se vuoi capire quanto efficace potrà essere il programma
di controllo biologico che hai deciso di intraprendere, prima
di cominciare, dovresti imporre una serie di condizioni. Infatti,
a posteriori, sarà più facile stabilire se quanto
è stato fatto si è rivelato veramente un successo
se:avrai a disposizione parcelle "trattate" rispetto
ad una o più "non trattate".
Usa gli insetti utili solo nelle parcelle "trattate";
nella(e) rimanente(i) impiega i metodi di controllo tradizionali
senza introdurre alcun insetto. Le parcelle dovrebbero essere
abbastanza distanti da non venire interessate reciprocamente
da fenomeni di "deriva", sia dei pesticidi, sia degli
entomofagi. Personale specializzato che possa aiutarti in questo
senso lo puoi contattare presso gli Istituti di Entomologia
Agraria delle Università, gli Osservatori per le Malattie
delle Piante, alcuni Enti per lo Sviluppo Agricolo e le migliori
biofabbriche. |
Individua quali rilievi effettuare nelle
diverse parcelle.
Alcuni esempi ti potranno aiutare:
- verifica la quantità di insetti utili che effettivamente
è stata impiegata (vedi il paragrafo "Acquista con
attenzione", punto 4);
- se hai impiegato parassitoidi, cerca di individuare anche
la percentuale di fitofagi parassitizzata;
- rileva la densità (determinata come numero per pianta
o per m2 o per fila) degli stadi dannosi del fitofago prima
e dopo l’impiego dei suoi nemici naturali (i quali, ricorda,
hanno bisogno di più tempo rispetto agli insetticidi
per ridurre numericamente le popolazioni di insetti dannosi);
- fai una stima del livello di dannosità raggiunto dai
fitofagi e confrontalo col raccolto ottenuto |
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Suggerimenti, correzioni e/o commenti sono
apprezzati: contattare Luca Conte (E-mail: contelu@libero.it) |
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collaborazione con Ciccio il Gigante Buono
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