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L’Assessore ai Tributi, Nicola Manfrida e Il capogruppo del gruppo consiliare Pdl, Mario Mazzeo chiariscono quanto segue.
<Quanto riportato sulle pagine de “Il Quotidiano della Calabria”, ivi inclusa la dichiarazione del Capogruppo consiliare Pd, Marco Talarico, è tutto completamento falso! Con Equitalia il Comune registrerà risparmi consistenti. E’ bene ricordare che, prima che l’Amministrazione D’Agostino mettesse mano alla questione riscossione, veniva erogato alle società esterne un aggio su tutte le entrate correnti pari al 4,85%, pagando una cifra sul volontario quasi di € 350.000 ogni anno. A confermarlo i numeri e le ultime determine di liquidazione emesse dalla Ragioneria comunale, che sono pubblicamente consultabili.
Oggi l’aggio di cui sopra è ridotto all’ 1,1 % per l’ICI, e il 2,5 % per le altre entrate e il comune erogherà ad Equitalia una cifra di circa € 100.000.
Ciò che affermiamo– hanno proseguito- è tutto documentato e pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente. Anche volendo aggiungere i costi di Europa 2000, totalizzeremmo risparmi per l’Ente per circa 100.000 euro rispetto alla gestione precedente.
E ‘ un vero peccato che “qualcuno”, che oggi pone sotto la lente di ingrandimento i costi dell’ufficio tributi, abbia dimenticato di farlo lo scorso anno, e durante tutti gli anni precedenti, quando si spendeva più del triplo rispetto a quanto si spenderà domani! Si versavano fiumi di quattrini alle società esterne (private) che non hanno mai prodotto, in sei anni, un solo atto di accertamento e che hanno ridotto il Comune ad un colabrodo.
Riportiamo e rendiamo noto ai cittadini il risultato di quella “gestione”: il Comune di Vibo, (dati IFEL su rendiconto 2009) è stato classificato al terz’ultimo posto tra i Comuni Italiani per capacità di riscossione. Quanto indicato è ciò che è avvenuto nel corso degli anni precedenti, a cagione di un’Amministrazione distratta, di una politica disinteressata agli equilibri di bilancio e di tre società esterne libere di “non fare” nulla. Cominciamo a temere che chi attacca il percorso di cambiamento posto in essere in materia di entrate e il lavoro indefesso di tutti i dipendenti oggi impegnati sui tributi, appartenga a quel gruppo di “restauratori,” strenui difensori di un ufficio tributi che non ha funzionato come avrebbe dovuto.
Dunque il fatto che a qualcuno ciò non vada per nulla bene, tanto da divulgare informazioni false e volte solo a delegittimare il lavoro che si sta compiendo al Comune, è la prova che qualcosa di importante sta succedendo nel mondo della riscossione. Noi abbiamo la solidarietà silenziosa di tutti quei cittadini, e sono tanti, che hanno sempre, con tanti sacrifici, onorato i tributi locali. Ed è per loro che stiamo compiendo scelte coraggiose a costo di scontentare qualcuno a cui faceva comodo un ufficio tributi debole e poco incisivo>.
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