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In merito alla nota degli Stati Generali delle Costruzioni, nota peraltro non sottoscritta da alcuno, nonché alle notizie pubblicate sui vari quotidiani e riportate da alcune emittenti televisive locali, il Sindaco Nicola D’Agostino e l’Assessore all’Urbanistica Sabatino Falduto, ritengono doveroso chiarire alcuni concetti che purtroppo ad oggi lasciano ancora spazio a sterili critiche.
<Innanzitutto, non sono vere le notizie inerenti un persistente blocco dell’attività edilizia sull’intero territorio comunale.
Il messaggio difforme alla realtà che si vorrebbe veicolare è quello secondo il quale ad oggi a Vibo continuano ad essere rigettate tutte le istanze dei diversi tipi permessi a costruire.
Sul punto vorremmo definitivamente fare chiarezza, qualora ce ne fosse ancora bisogno, e ribadire una volta per tutte che a Vibo l’edilizia ha ripreso il proprio corso sin dallo scorso autunno.
Ad oggi sono state istruite con parere favorevole oltre 40 pratiche di cui solo 4 riguardano permessi a costruire in sanatoria, mentre tutte le altre si riferiscono a nuove edificazioni. Gli uffici, inoltre, stanno istruendo anche diverse pratiche che riguardano gli interventi di lottizzazione, pratiche per le quali i soggetti promotori hanno rivolto istanza di ripresa dell’iter amministrativo alla luce delle nuove determinazioni dell’Amministrazione, alcune delle quali sono in dirittura d’arrivo. Tant’è che, venerdì 17 febbraio u.s., è stata firmata una convenzione per la realizzazione di circa 150 alloggi, precisando che , per alcuni di essi, si potrà addirittura usufruire di una contributo regionale, inerente al bando sul “Social housing”.
Non riusciamo veramente a comprendere, quindi, come si possa sostenere che l’edilizia a Vibo sia totalmente bloccata.
È, infatti, chiaro che escluse alcune pratiche chi riguardano la zona bassa di Vibo, per il cui territorio l’Amministrazione comunale sta da tempo lavorando così come è, tra l’altro, emerso nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, i dati in nostro possesso ci dicono che l’edilizia, seppur lentamente, sta riprendendo il proprio cammino.
Un discorso a parte merita Vibo Marina e tutta la zona del litorale.
Abbiamo degli studi, in costante e continuo aggiornamento, che denotano alcune criticità insite del nostro territorio. Criticità che non possono non essere tenute in considerazione. Il compito di una seria classe dirigente, infatti, è proprio quello di garantire uno sviluppo corretto ed omogeneo del territorio, che deve necessariamente passare dalla salvaguardia dello stesso e noi riteniamo di stare adeguatamente rispettando il nostro ruolo. Confermiamo, infatti, con ferma convinzione che è inimmaginabile assentire costruzioni laddove vi sono situazioni di rischio.
In merito ai dati riportati nei vari articoli di stampa che afferiscono ad una crisi del comparto edile è giusto dire che gli stessi, tanto è riportato sui giornali, riguardano il triennio 2009-2011, laddove com’è a tutti noto l’edilizia era effettivamente rimasta bloccata e non per colpa di questa Amministrazione.
Non si può neanche sostenere che a causa dell’inoperosità dell’Amministrazione andranno perdute le risorse destinate alla delocalizzazione ed alla bonifica dell’area industriale; da quanto ci risulta, infatti, anche la pratica per la delocalizzazione del Villaggio Industriale di Porto Salvo è stata istruita, con esito positivo, tanto è vero che nei giorni scorsi è stato rilasciato il titolo abilitativo alla costruzione.
Un’ultima precisazione va fatta sul redigendo PSC. Questa Amministrazione ha immediatamente ridato corso all’iter di approvazione del piano strutturale comunale in quanto crediamo che sia uno strumento estremamente necessario per programmare lo sviluppo urbanistico della nostra città. Ad avvalorare quando si sta dicendo parlano gli atti amministrativi sinora prodotti: abbiamo approvato in Consiglio il documento preliminare del PSC; a giorni sarà approvato in giunta il rapporto preliminare ed ambientale VAS che consentirà l’avvio della procedura prodromica all’approvazione definitiva dello strumento urbanistico. Gli Ordini Professionali e gli Operatori del settore sanno, inoltre, che siamo in attesa della modifica della L.U.R. che ci auguriamo possa semplificare la procedura di approvazione e quindi anticipare l’adozione definitiva del nuovo strumento urbanistico che è per noi divenuta improcrastinabile.
Ritenendo pertanto che la situazione dell’edilizia vibonese sia riconducibile all’interno dei ranghi della normalità – e non già da normalizzare – non vediamo alcuna necessità di istituire alcun tavolo di confronto permanente, in quanto il mandato conferitoci dai cittadini ci impone, unitamente al Consiglio comunale di programmare e pianificare le scelte strategiche per lo sviluppo del nostro territorio che non possono essere demandate ad altri soggetti, pur nel rispetto reciproco dei ruoli che ognuno di noi occupa.
Non ci è chiaro, infine, il riferimento ad asseriti impegni (quali?) presi e non mantenuti.
Infine, certamente fuori luogo e di cattivo gusto è stata l’intervista televisiva del Presidente ANCE il quale ha tentato di ironizzare sulla questione, riferendo della necessità di una gincana per evitare le gru dei cantieri edili evidentemente ancora non aperti (sul punto sarebbe sin troppo facile replicare ricordando gli ingorghi causati dai tanti cittadini in coda per l’acquisto di nuovi immobili)>.
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