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Si è svolta positivamente la riunione tecnica avvenuta ieri, mercoledì 19 ottobre, tra l’assessore all’Urbanistica, Sabatino Falduto affiancato dal dirigente del settore, Demetrio Beatino, il presidente della Commissione urbanistica, Giancarlo Giannini e i vertici della struttura del Commissario delegato nonché redattori dello Studio idrogeologico, con gli ordini professionali degli architetti, ingegneri, geologi e geometri e le associazioni di categoria, tra cui l’Ance, per illustrare loro le nuove direttive, contenute nella determina dirigenziale n. 64/2011, pubblicata dal dirigente Beatino e riguardanti le prescrizioni attinenti al rilascio dei permessi a costruire sul territorio comunale.
Tra i punti principali, illustrati nel corso della riunione, grande spazio è stato dato agli studi di compatibilità idraulica, che dovranno accompagnare i futuri permessi a costruire e le varie cartografie che dovranno correlare le concessioni. Delucidate, inoltre, le differenziazioni che saranno adottate nella varie porzioni del territorio comunale, anche in base alla portata edificatoria dell’intervento (maggiori prescrizioni saranno richieste per le grandi lottizzazioni, procedure semplificate invece per gli interventi con invasività ridotta) e le opere di mitigazione dal rischio che potranno essere realizzate.
Le prescrizioni, inerenti le nuove procedure, derivano dallo “Studio idraulico e geomorfologico per la definizione degli areali a rischio idrogeologico del territorio comunale”, redatto su incarico di palazzo Luigi Razza, dal professore Giuseppe Tito Aronica e dal geologo Giuseppe Scalamandrè. Lo studio, servito ad evidenziare le attuali criticità presenti sul territorio dal punto di vista dell’assetto idrogeologico, è stato validato lo scorso settembre, dalla struttura del Commissario delegato all’emergenza Vibo Valentia, Giuseppe Scopelliti, presieduta dagli ingegneri Giovanni Laganà e Fabio Filianoti e a cui hanno partecipato anche alcuni componenti dell’Autorità di bacino regionale.
Sul sito web del Comune di Vibo Valentia (www.comune.vibovalentia.vv.it), verrà pubblicata inoltre, un WebGis, fruibile da tutti gli utenti, che servirà tra le altre cose per far conoscere i vari livelli di rischio idrogeologico del territorio comunale.
<Uno strumento che permetterà – ha precisato l’assessore Falduto- di visionare con un semplice click di mouse, le aree del territorio che potranno essere edificate e quelle aree sulle quali invece non potranno essere concessi permessi a costruire a causa di un rischio non ancora mitigato>.
La riunione ha avuto come obiettivo quello di chiarire le nuove procedure da espletare per il rilascio di un permesso edificatorio, volute fortemente dallo stesso assessore Falduto il quale, a termine dell’incontro, si è detto <soddisfatto per l’esito del lavoro svolto dai tecnici sia comunali che regionali e dagli ordini professionali, spiegando come il nuovo corso avviato dall’amministrazione guidata dal Sindaco Nicola D’Agostino sia improntato al confronto in tutti gli ambiti della vita amministrativa con Enti, istituzioni e associazioni di categoria. Solo così – ha ribadito poi Falduto – possiamo individuare i problemi del territorio e risolverli in maniera concreta per il bene della collettività. Ritengo infatti – ha proseguito l’assessore – che la politica concertativa voluta dal Sindaco e dalle forze politiche dell’esecutivo, a cui si devono ispirare tutti gli interventi strategici da realizzare, servirà a portare a termine con maggiore efficacia ed efficienza le varie procedure. L’attività di monitoraggio e studio dei problemi legati al dissesto idrogeologico, denota ancora una volta l’intensa programmazione urbanistica portata avanti dal Comune mirata, prima di ogni cosa, alla salvaguardia del territorio>.
Una nota di merito da parte dell’assessore è stata rivolta agli ordini professionali e alle associazioni di categoria con particolare riferimento all’Ance che < in questi ultimi mesi, nonostante la grave crisi del comparto edilizio, che aveva tenuto le mani legate a palazzo Luigi Razza, hanno sempre dimostrato, anche mediante critiche costruttive, la loro vicinanza al lavoro che si stava portando avanti nel tentativo, riuscito, di sbloccare il settore edile. Inoltre, lo sblocco – ha sottolineato l’assessore – renderà applicabile anche il Piano casa, che fino a questo momento era rimasto in standby>.
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