Vibo Valentia, presentazione del libro “Calabria Erotica” di Sharo Gambino

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L’ultimo, nel vero senso della parola, libro di Sharo Gambino. Quattrocentotrenta pagine, la “Calabria Erotica” raccontata in un volume antologia per le edizioni Città del Sole di Reggio Calabria.

Venerdì 11-11-2011 il libro verrà presentato a Vibo Valentia presso la sala conferenze del Centro di Servizi Culturali di Santa Chiara. A moderare gli interventi il direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Gilberto Floriani,. tra le  relazioni previste quelle di Marinella Gambino, figlia del compianto autore, del dirigente scolastico Tonino Ceravolo e dell’editore Franco Arcidiaco.

Il volume di Sharo Gambino è una vera e propria antologia dell’eros calabrese, un itinerario approfondito e preciso nel mondo dell’erotico, solcato e recuperato attraverso importanti pagine, alcune volte davvero sconosciute, di autori calabresi. Un viaggio nella poesia e nella letteratura colta ma anche nel popolare, tra le espressività più sanguigne e raffinate. In questo libro Gambino ha dovuto viaggiare molto, è passato e ripassato per le strade vietate e scabrose del pensare, del raccontare e dello scrivere, portando con se la grande apertura alla visione di un mondo troppo spesso raccontato sottotraccia.

Il risultato è un prezioso recupero analitico e critico della poesia erotica di autori come Antonio Martino, Vincenzo Padula, Cristoforo Pepe, Vincenzo Ammirà, Francesco Mazzè, Mastro Bruno Pelaggi, Luigi Tucci, Donnu Pantu, Luigi Gallucci, Vittorio Butera, Michele Pane, Gian Lorenzo Cardona, Sebastiano Angruso, Tommaso Campanella, Rocco Ritorto, Domenico Burello, Enotrio Pugliese, Mario Roperto, Nino Grasso, Lino Bulzomì, Moisè Asta, della prosa di Petronio, di Don Luca Asprea, Corrado Alvaro, Giovanni De Giacomo, Giovanna Gullì, Francesco Grisi, Leonida Repaci, Vinicio Gambino, Mario Fortunato, Virginia Tursi, Mario La Cava, Raoul Maria De Angelis.

Sharo Gambino con questi scrittori e poeti, grandi e piccoli, apre un varco all’interno della tematica sessuale ed erotica della nostra regione, recupera detti e indovinelli, modi di dire e vocaboli arcaici ed antichi, materiale molte volte coperto dalla metafora, dall’uso del dialetto stretto, dal gergo o completamente sfacciato, aperto e sviscerato alla piazza, nel tentativo di riscoprire, e molte volte scoprire proprio, un linguaggio apparentemente soft e raffinato che rinvia allo scabroso e al volgare, comunque che porta, sempre ed inequivocabilmente, alle relazioni amorose tra uomo e donna, alla sensualità carnale, all’eros e altre volte alle devianze sessuali.

Da profondo conoscitore delle culture calabresi, popolari e colte, Gambino segue un filo rosso, unificante e conduttore, tra le pagine più belle ed interessanti di prosa e poesia. Il tema erotico diventa un’approfondita indagine sui sentimenti umani, sulla figura della donna e sui costumi del popolo.

Una donna, quella quella raccontata da Gambino, oggetto e vittima del desiderio maschile, considerata di volta in volta preda da conquistare, prendere con la forza, maliarda incantatrice, sirena affascinatrice, mantide religiosa, depositaria dei segreti millenari dell’arte amatoria, meretrice laida e musa scabrosa. L’eros recuperato, tra voci, parola e scrittura, è visto come grande energia prorompente, potente e vivificante, divertimento e gioco, trasgressione, spazio libero, anarchico e ludico della cultura popolare calabrese.

Sulla prima di copertina del volume campeggia un inedito e disegno dello stesso Sharo Gambino, un sinuoso nudo di donna, mentre sulla quarta è stampata una frase di Gambino estrapolata dalla sua introduzione al testo: “…amo il sesso come come si può farlo arrivati a una certa età: un po’ voyeristicamente, come intreccio di storie e come motivo di conoscenza degli uomini e delle loro verità più inconfessabili. Lo amo per principio, nella consapevolezza che le persone amanti del sesso sono spesso fra le più portate alla tolleranza. Ma, soprattutto, lo amo come lo amano i vecchi: in silenzio.” Un lavoro e una tematica letteraria per molti ancora tabù questa Calabria Erotica di Gambino, che non mancherà di far discutere e riflettere, un libro prezioso, stampato purtroppo dopo la morte dell’autore, che apre, per certi versi, una breccia su una profonda cultura che vive troppo spesso soffocata da falso perbenismo e da tante censure mentali.

Franco Vallone

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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