Vibo Valentia, la sinistra si ritrova per i quesiti referendari del 12 e 13 giugno

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In una riunione tenutasi nella sede della Cgil di Vibo Valentia i partiti della FdS, SeL, IdV ed i verdi insieme all’associazione ANPI e il sindacato CGIL si sono incontrati per dar via alla campagna informativa sul referendum di giugno. Referendum importantissimo al quale i media nazionali non stanno dando un giusto risalto. Tocca allora a chi, da sempre, ha a cuore le sorti dei cittadini e del popolo italiano diffondere il messaggio dell’importanza di andare a votare al referendum. Quell’area politica che nonostante le difficoltà e le continue diffamazioni del governo continua a lottare per il bene comune, senza chiedere nulla in cambio. Lo fa perché come al solito sente di dover lottare per la gente.

Continueranno quindi gli incontri, come già succede da un paio di settimane, su corso Vittorio Emanuele (di fronte l’ufficio sanitario), dalle ore 10 fino alle 20, per informare e sensibilizzare la gente sui quattro quesiti del referendum del 12 e 13 giugno. Quattro SI per dire NO. Questo il nostro slogan.

Si parla di salute quando parliamo di energia nucleare, un sistema per produrre energia ormai superato e molto pericoloso sia per il territorio che per la gente. In un epoca in cui il futuro è rappresentato dalle energie pulite e rinnovabili investire sull’energia nucleare è una vera pazzia, infatti il resto delle nazioni europee e mondiali hanno deciso di iniziare lo smantellamento delle loro centrali. Ma giustamente il governo Berlusconi va come al solito in controtendenza e decide di investire su una tecnologia ormai morta!

Il 12 e 13 giugno saremo chiamati anche a difendere il diritto alla vita, privatizzare l’acqua infatti consegnerebbe le sorti della nostra vita in mano alle solite lobby del potere. Siamo sicuri anche, date le nostre esperienze nel comune di Vibo Valentia, che privatizzare il servizio di gestione e fornitura dell’acqua non porterebbe alcun beneficio e miglioria del servizio stesso, anzi probabilmente lo peggiorerebbe (come nel nostro caso) rendendo i cittadini inconsapevoli vittime!

Il quarto quesito ci chiama a sostenere il fatto che “la legge è uguale per tutti”. Proprio così, consentendo il legittimo impedimento daremmo il via libera ai politici di poter delinquere in modo indisturbato. Chi sbaglia paga! Che sia rosso, verde, azzurro o di qualsiasi altro colore! La legge è quella che ci consente di vivere in modo civile, per cui saremo chiamati con il referendum a difendere anche la civiltà.

La sovranità appartiene al popolo. È questo che siamo chiamati a difendere andando a votare al referendum! Nonostante abbiamo assistito ad un vile attentato alla democrazia con l’approvazione del decreto omnibus che mira ad annullare il referendum sul nucleare, noi dobbiamo sentirci in dovere di partecipare attivamente alla vita ed alle decisioni della nostra nazione. Questa è democrazia.

Perciò noi abbiamo deciso di schierarci con il popolo e di stare in mezzo a loro. Vi aspettiamo quindi ogni sabato fino al venerdì prima del referendum del 12 e 13.

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Author: Cristina

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