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«I gravissimi problemi di depurazione nella provincia di Vibo Valentia sono un’offesa perpetua ai cittadini e alla natura dei luoghi, oltre che un ostacolo imponente per l’occupazione e per l’economia del territorio. Ho chiesto al governo di intervenire con urgenza, trattandosi di un problema con ombre, rimpalli di responsabilità e violazioni diffuse». Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, che oggi ha presentato sull’argomento un’interrogazione rivolta ai ministri dell’Ambiente, della Giustizia, della Salute e dei Beni culturali.
La parlamentare M5S ha domandato ai ministri interrogati «quali iniziative di loro competenza intendano intraprendere al fine di verificare le effettive condizioni dei depuratori nella provincia di Vibo Valentia, la rispondenza alla normativa di specie, il potenziale inquinante e i relativi rischi di salute per la popolazione e di compromissione dei siti protetti e di interesse comunitario». La deputata vuole inoltre sapere «quali interventi immediati ritenga il ministro dell’Ambiente necessari per la tutela del territorio dall’inquinamento» riconducibile ai singoli depuratori.
L’azione della parlamentare, che in estate aveva già interrogato il governo a riguardo, è scattata appena dopo la petizione popolare sul depuratore “Argani” a Tropea (Vv) e sull’inquinamento in località Mandricelle (Vv), rilevato dalle commissioni straordinarie di Joppolo (Vv) e Ricadi (Vv), che poi hanno interessato il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno.
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