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La Dia di Catanzaro ha confiscato beni per 60 milioni di euro riconducibili a Giuseppe Prestanicola, di 58 anni, di Soriano Calabro, considerato imprenditore di riferimento della cosca Mancuso di Limbadi.
Tra i beni sequestrati figurano 140 tra appezzamenti di terreno, appartamenti e fabbricati, 90 veicoli, numerosi conti correnti e cinque imprese, due delle quali operanti nel settore del calcestruzzo.
Prestanicola, nel 2009, era stato arrestato con l’accusa di avere consentito l’infiltrazione della cosca Mancuso negli appalti per l’ammodernamento dell’autostrada A3.
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