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Una giornata quella del 1° maggio 2013 all’insegna del dibattito tra tutte le associazioni culturali del territorio per fare il punto della situazione nella nostra regione.
La USB, organizzazione sindacale di classe che parte dal basso, ha ribadito la necessità di creare una rete tra tutte le associazioni esistenti sul territorio per affrontare la questione lavoro in una regione dove il 42% dei giovani è disoccupato e dove quelli “occupati” sono lavoratori precari o ricattati, dato questo che emerge dalle numerose vertenze che la USB sta seguendo sul territorio.
La USB, ha evidenziato come questa rete sia fondamentale per la difesa e la riconquista di terreno sul piano dei diritti, oggi svenduti dai sindacati concertativi che arrivano addirittura a scioperare con i “padroni” .
Quegli stessi sindacati che, grazie ai vari accordi sottoscritti in questi anni, hanno condiviso la modifica dei contrati nazionali di lavoro, accettato l’abolizione dell’art. 18, taciuto sulla riforma delle pensioni, dato l’avallo alla spending rewiev giudicata da questi come la “base per riformare la pubblica amministrazione” !!!!
Infatti, il risultato è sotto gli occhi di tutti: sono stati eliminati alla radice i servizi della P.A., i lavoratori non sono più nelle condizioni di dare risposte all’utenza e i loro contratti di lavoro (così come le pensioni) sono bloccati da molti anni e, mentre da una parte si sta smantellando lo stato sociale, dall’altra parte, in questi anni di concertazione, le banche ed i poteri finanziari si sono arricchiti.
Ma nella bella giornata di ieri, il dibattito si è concentrato anche sui problemi che in questi momenti ci troveremo a gestire come cittadini calabresi, a partire dal rigassificatore vorrebbero far nascere nella piana di Gioia Tauro, in zona sismica ed oggi dedita al turismo, con conseguenti versamenti di veleni in mare e nell’aria (che si vanno ad aggiungere agli ormai famosi veleni delle navi affondate al largo delle nostre coste); al problema dell’integrazione, con i tanti migranti trattati alla stregua di schiavi; alla raccolta dei rifiuti, che dopo anni di commissariamenti politici, ha portato al risultato che oggi le città sono invase da immondizia (USB Calabria appoggia, per questo la proposta di legge “rifiuti zero, per la quale è già partita la raccolta di firme).
La USB, ha sottolineato, dunque, la necessità di creare assieme alle associazioni regionali, una opposizione a questo scellerato patto che si sta determinando in tutto il Paese, attraverso l’arma del conflitto sindacale e sociale.
Prossimo appuntamento a Catanzaro l’8 maggio alle ore 10,00 con la manifestazione dei lavoratori LSU/LPU di tutti i comuni calabresi
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