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di Franco Vallone
Il titolo del volume è “Massoneria Vibonese“, il sottotitolo è decisamente lungo ma perfettamente chiarificatore: “Storia della Loggia Michele Morelli nelle carte e nella memoria del G.M.O. Ugo Bellantoni”.
Titolo e sottotitolo focalizzano bene gli ambiti, gli uomini, i tempi, gli spazi e gli accadimenti dell’interessante ricerca. Autori di questo libro, edito da qualche giorno per i tipi di Calabria Letteraria Editrice, sono Francesco Deodato e Rosario F. Dibilio, la presentazione del volume è curata dall’avvocato Marcello Colloca, Presidente del Collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Calabria, la prefazione è affidata al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, mentre la postfazione è stata redatta da Luigi Milazzi, Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico e Accettato per l’Italia.
Lo studio di Francesco Deodato e Rosario F. Dibilio entra in modo sapientemente chiarificatore all’interno di un tema molte volte distorto da una visione esterna errata. L’alone di mistero, che da sempre circonda l’attività, ha reso sempre difficile lo studio della storia della massoneria, ma gli autori, grazie alla grande disponibilità non soltanto documentale del Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani, Ugo Bellantoni, sono riusciti a creare una vera e propria chiave di scrittura che porta ad una vera e propria fascinazione nel lettore del volume.
Nelle pagine del libro le parole, i documenti, le immagini, gli eventi, le date ed i dati, i concetti della “filosofia” massonica, diventano pagine inedite di storia vibonese, una storia raccontata con umiltà ed onestà intellettuale, al fine di fornire un contributo, utile ed intelligente, per una discussione su un tema attuale, coinvolgente e dibattuto, eliminando senza segreti, con discrezione e riservatezza, tanta disinformazione, tanti pregiudizi e tanta falsità, tanti aspetti storicamente cronicizzati.
Il risultato della ricerca è oggi realtà tangibile, un volume di ben 280 pagine che si fanno leggere tutte in un fiato, pagine riccamente illustrate a colori e in bianco e nero, con decine di documenti inediti ed interessanti. A livello storico c’è tanto da scoprire, un capitolo sulle Logge massoniche nella provincia vibonese dal 1784 al 1922, un altro capitolo racconta ed apre alla conoscenza relativamente alla storia della Loggia massonica con sede a Vibo Valentia e che, attualmente, è intitolata a Michele Morelli, eroe risorgimentale nativo proprio di Monteleone.
Vi è poi una lunga narrazione – intervista, con domande poste al G.M.O., Ugo Bellantoni, con risposte a domande forti, alcune volte provocatorie, mai scontate, mai banali, risposte sicure e precise, chiarimenti, precisazioni, sottolineature, ricordi e tanta memoria, tanta storia locale, nazionale ed internazionale. Un libro, questo di Francesco Deodato e di Rosario F. Dibilio, che permette di far conoscere in modo semplice, ai vibonesi, ma non solo a questi, una realtà diversa da quella finora immaginata sulla questione “Massoneria”.
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