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E’ partito da Spadola il tour elettorale vibonese del Partito Democratico. A fare da apripista sono stati i circoli del Pd di Spadola, Brognaturo e Simbario che hanno chiamato a raccolta nel piccolo comune delle Serre centinaia di militanti, iscritti e simpatizzanti intorno ad un serrato dibattito nel corso del quale si è coniugato l’interesse per il futuro dei paesi dell’entroterra ed il sostegno ad un partito che si appresta a governare il Paese.
Occhi puntati, naturalmente, sui candidati usciti dalle primarie ed in posizione utile per le liste di Camera e Senato – Bruno Censore, Francesco De Nisi e Tania Ruffa.
“Emblematica è stata la scelta del piccolo comune di Spadola per dare inizio alla campagna elettorale del Partito democratico” – ha detto il Sindaco Giuseppe Barbara dando inizio all’incontro. “Per noi si tratta di una conferma del fatto che in modo tangibile il partito ed il suo segretario nazionale abbiano posto la questione delle aree interne e del Mezzogiorno come principio inderogabile da cui far partire il rilancio dell’intero Paese”.
A suffragare la convinzione di Barbara è stata la presenza all’iniziativa del coordinatore regionale del Pd Alfredo D’Attorre e del presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio che all’unisono hanno ribadito il concetto che la vera sfida del Paese è quella di invertire la rotta dando risposte soprattutto alle piccole comunità delle regioni del Mezzogiorno che ancora oggi sono costrette a soffrire per la mancanza di una serie di servizi e di politiche sociali che i governi di centro destra hanno completamente tagliato.
Gli interventi qualificati di Bruno Papa, Angelo Tassone, Bruno Tassone, Michele Mirabello e Tania Ruffa sono serviti a dare spessore ad una discussione che è servita a rimarcare l’impegno del Pd e dell’intera coalizione di centro-sinistra verso un’ accelerazione delle politiche economiche e sociali che sono necessarie per dare risposta alla crisi in atto. “Riuscire a dare voce alle aree interne di una regione già marginalizzata come la Calabria – hanno detto in modo corale i dirigenti del Pd presenti all’iniziativa – rappresenta di per se un importante traguardo storico che non possiamo farci sfuggire. Bruno Censore, Francesco De Nisi e Tania Ruffa sono stati individuati dal popolo delle primarie per dare voce alle istanze di un territorio che negli ultimi anni non ha avuto rappresentanza politica. La loro scelta rappresenta il coronamento di un successo che si è espresso con il risultato di una competizione sana ed aperta all’interno del nostro partito che attraverso questa esperienza ha dato prova di essere democratico negli ideali e nei fatti”.
Molto appassionante è stato l’intervento del consigliere regionale del Pd Bruno Censore che non ha mancato di esaltare l’esperienza delle primarie del Pd come momento di confronto costruttivo all’interno di un partito dove prevalgono le ragioni delle idee e dove è evidente un cambio generazionale dei quadri dirigenti. “Mentre nel Pdl la scelta dei candidati da inserire nelle liste avviene nel chiuso delle stanze romane secondo una tradizione ormai consunta, il Partito democratico ha dato mandato ai propri iscritti di scegliere in modo trasparente e democratico quali rappresentanti da inserire nelle liste. Questo la dice lunga sulla differenza esistente tra noi e loro – ha detto Censore che a conclusione del suo intervento non ha mancato di lanciare strali contro l’esperienza del governo regionale guidato da Scopelliti reo di aver portato la Calabria ai minimi storici.
“Il futuro della Calabria è ad una svolta – ha detto l’ex presidente della provincia di Vibo Francesco De Nisi. Bersani ha posto nella sua agenda un paragrafo importante sulle politiche da attuare per il Sud sapendo che il rilancio delle regioni meridionali rappresenta una chiave di volta per l’intero paese. Il compito del Pd è quello di adottare politiche di governo utili a far restare i cittadini e ad evitare lo spopolamento ed il taglio dei servizi”.
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