Silenziosa Luna. Il libro del Prof. Raffaele Gaetano

Questo post é stato letto 21920 volte!

Si è tenuta in quel di Vibo Valentia, nella prestigiosa sede di Palazzo Murmura la presentazione del libro “Silenziosa Luna” del Prof. Raffaele Gaetano. Lo stesso, dopo aver ringraziato la Famiglia Murmura, S.re Maria e Anna Murra è stato introdotto dal celebre artista Max Marra che ha contribuito con i suoi disegni alla divulgazione di questo prezioso libro inerente il Sublime leopardiano.

Max Marra nel definire il Professore “Artista della Letteratura Italiana” afferma che questo libro rappresenta una testimonianza dal percorso eccezionale. Non a caso verrà presentato presso il Salone del libro di Torino. Punti fondamentali di questo lavoro risultano l’importanza della morale nel compito dell’insegnamento dove i ragazzi destinatari della Cultura devono tenere conto dell’Arte dei contenuti soprattutto umani. In effetti questo libro rappresenta la potenza dell’espressione che sfocia nella libertà spirituale quale dimora del tempo sospeso. Questo libro costituisce il proseguimento del già pubblicato”Giacomo Leopardi e il Sublime ( tra l’altro, adottato, nella sua raffinatissima veste da alcuni atenei per ampliare ed approfondire lo studio del grandissimo poeta). Nel portare a compimento tale opera il Prof. Raffaele Gaetano spiega questi elementi leopardiani in una chiave di lettura filosofica e pittorica propria della letteratura di viaggio.

Alla base di questo studio il Professore riscontra la forte influenza esercitata nel Leopardi di due traduzioni importantissime: quella di Epitteto e del “Trattatello del Sublime” di Cassio Longino (anche se non identificata con sicurezza). Se si pensa che il Leopardi abbia scritto e descritto gli aspetti del Sublime in età giovanissima, appena ventuno anni, ci si può rendere conto della geniale e straordinaria profondità nell’organizzazione semantica delle opere; la stratificazione di argomentazioni che racchiudono il romanticismo inglese, francese e tedesco.

Il Sublime leopardiano ha una connotazione precisa rispetto all’intendimento del Sublime inteso quale “Bellezza-oltre”: il Sublime, in Leopardi rappresenta l’Idea-Forza che possiamo riscontrare nella Natura che mettendo in pericolo la vita umana non è consapevole del danno inferto all’uomo. La Natura esercita “per Natura” il suo potere di Sublimazione sulle cose e sugli eventi. Dunque una Natura puramente materialistica con chiari riferimenti a Lucrezio. Con un piccolo passo indietro potremmo pensare all’Infinito matematico di Kant per poi giungere ad una conclusione certa: che nel Leopardi, Poesia e Filosofia sono la faccia della stessa medaglia.

Nel presentare gli elementi del Sublime leopardiano il Professore Raffaele Gaetano spiega sul “filo” dell’Infinito che il Sublime rappresenta il potenziamento dell’immaginazione facendo riferimento al “Saggio sull’intelletto umano” di John Locke.

A questo punto della presentazione gli elementi del Sublime quali appunto l’Infinito, la Luna, le Stelle, il Silenzio, la Natura, il Vulcano, il Fulmine, il Cavallo, l’Orologio della Torre, sono stati esplicati anche attraverso i disegni di Max Marra che ha precisato, dalla sua prospettiva, ciò che lo ha mosso a dipingere in tal senso questi elementi.

L’intensa serata culturale è stata brillantemente condotta da Rosie Costantino e dalle letture di Giancarlo Davoli attraverso la sua splendida voce.
Doveroso rammentare l’intervento dell’Editore Enrico Bonanno che ha spiegato ripercorrendo i rapporti intercorsi con il Prof. Raffaele Gaetano come e il perché di questo progetto così importante sia stato portato alla luce….

…E il naufragar m’è dolce in questo mare…

di Stefano De Angelis

Questo post é stato letto 21920 volte!

Author: Ntacalabria Redazione J