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Quattordici lavoratori irregolari scoperti dalla Guardia di Finanza in un esercizio commerciale gestito da un imprenditore di nazionalità estera. Due euro l’ora la paga. E’ quanto emerso all’esito di un controllo a contrasto del fenomeno del lavoro nero o irregolare svolto dai finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia nei confronti di un esercizio commerciale, di notevoli dimensioni, sito in un’area industriale del vibonese, gestito da un imprenditore di nazionalità estera.
Gli approfondimenti investigativi svolti dalle Fiamme Gialle vibonesi, infatti, hanno permesso di rilevare che presso la prefata attività commerciale venivano impiegati undici lavoratori dipendenti (sia italiani che extracomunitari) completamente a nero, sprovvisti, quindi, di qualsivoglia copertura assicurativa, previdenziale ed assistenziale, e tre lavoratori irregolari, impiegati per un orario settimanale diverso da quello pattuito. Ai citati lavoratori, impiegati in media tra le cinquanta e le sessanta ore settimanali, veniva corrisposta una retribuzione pari a circa due euro l’ora.
Nel corso del controllo i finanzieri hanno incontrato più di una difficoltà, in quanto alcuni dei di pendenti, probabilmente per dissimulare il loro status vestivano e si comportavano come normali clienti, al punto che per individuarli si è resa necessaria una attenta attività di osservazione da parte dei militari. Nei confronti del datore di lavoro in questione, sono state elevate sanzioni amministrative per circa cinquantamila euro.
Il servizio si inquadra nella costante azione di contrasto al fenomeno del lavoro nero svolta dalla Guardia di Finanza, finalizzata, da un lato, a garantire il recupero delle imposte e dei contributi evasi, e, dall’altro, a tutelare la manodopera regolare e la leale concorrenza tra imprese.
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