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Nessun disco all’attivo, nessun premio o riconoscimento per Scarda (all’anagrafe Nico Scardamaglio), ma il talento, anche in Italia, difficilmente rimane nascosto a lungo.
Non a caso una leggenda della musica nostrana quale Mogol, ascoltato il brano “Mario il Precario” durante un convegno, si è complimentato pubblicamente col cantautore tirando in ballo un altro colosso: “Mi hai ricordato molto il mio amico, e tuo corregionale: Rino Gaetano”.
In meno di due anni di attività Scarda è diventato un piccolo fenomeno nella sua città di origine (Vibo Valentia), attirando fin dal primo concerto un grandissimo seguito grazie al tam tam sui social network. Nel 2012 una sua demo in streaming su Youtube riceve in poco tempo circa 30mila ascolti.
Conosciuta la sua musica, il regista Sydney Sibilla decide di affidargli la title song del proprio primo film “Smetto quando voglio”, uscito nelle sale cinematografiche il 6 Febbraio per Fandango / Ascent Film.
La pellicola racconta la storia di un gruppo di ricercatori squattrinati che, stanchi della propria vita, sintetizzano una nuova droga e finiscono per trasformarsi in una vera e propria banda.
Il brano di Scarda (accompagnato da un videoclip, visibile al link: http://www.youtube.com/watch?v=y_zbZYv8rQw) parla in maniera velata dei nuovi problemi di questi giovani “criminali allo sbaraglio”, soffermandosi soprattutto sul rapporto tra Pietro (protagonista del film, interpretato da Edoardo Leo) e la sua fidanzata (all’oscuro di tutto).
Sibilla paragona i brani di Scarda a veri e propri “ritratti interiori di persone”, racconti di stati d’animo all’interno dei quali la semplice introspezione lascia spazio ad una più profonda analisi “estetica” degli argomenti trattati.
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