Reparto Anticrimine Rosarno, Renato Raffa e il Coisp dicono no al trasferimento

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“Sin dall’Aprile del 2011 il Coisp, Sindacato di Polizia, manifestò forte dissenso e grande preoccupazione sul trasferimento del reparto Anticrimine della Polizia di Stato da Rosarno a Vibo Valentia, ma non solo, in tutti i successivi incontri al Ministero dell’Interno, criticò fortemente questa decisione dichiarando, sempre, che era impensabile togliere un così importante presidio di Polizia da un territorio come quello di Rosarno, dove il fenomeno della criminalità organizzata è di proporzioni vastissime – dichiara il Segretario Generale Provinciale del Coisp reggino Gaetano Raffa”.

“Non solo – aggiunge il Segretario del Coisp – ma quella decisione, che oggi sembra concretizzarsi, non prevedeva allora, ne prevede ancora oggi alcun presidio di Polizia al posto del Reparto Anticrimine che va via, e questo è gravissimo, quasi che quello che è la realtà Rosarnese non lo è più!” “Oltre a tutto ciò, sembra che l’edificio all’interno della Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia che è stato assegnato al Reparto Anticrimine – Conclude Raffa del Coisp – non sia nelle migliori condizioni, ma visto che questo trasferimento è previsto ormai da tanto tempo, come mai non sono stati eseguiti i lavori di adeguamento di quella struttura?”

“Come si può non condividere tali preoccupazioni – esordisce Renato Raffa candidato alla Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia – quelle del Coisp, parimenti a quelle dei cittadini di Rosarno sono frutto di una realtà dove lo Stato non si può permettere il lusso di abbassare la guardia. E’ impensabile eliminare un Reparto della Polizia di Stato che consta di 60 poliziotti per trasferirlo altrove e non rimpiazzarlo con un’aliquota adeguata di poliziotti, sarebbe quasi come dire: Va tutto bene, non c’è pericolo, dov’è la criminalità organizzata? – continua Renato Raffa –  se la cittadinanza ha manifestato Martedì scorso, scendendo in piazza, perché lo ha fatto?

Forse perché sono proprio i cittadini in prima persona a chiedere aiuto allo Stato? Chi meglio di loro e delle Associazioni che operano sul territorio può percepire il pericolo ed assistere quotidianamente a ciò che succede nella propria città! Sarebbe bene ripensare attentamente a questa decisione e rendersi conto che non basta spostare di qua o di la un Reparto della Polizia che si risolve il problema della Pubblica Sicurezza. ”

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Author: Cristina

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