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Molti titolari e gestori dei lidi e delle attività di balneazione hanno sentito la necessità di riunirsi per confrontarsi e prendere coscienza sulla grave situazione della costa di Pizzo. La riunione si è svolta presso il Lido La Murena in Pizzo nel pomeriggio del 18.7.2011, alla quale hanno anche partecipato il rappresentante provinciale della FIBA (Federazione Italiana Imprese Balneari), Ceravolo Ruggero Antonio ed il responsabile territorio Pizzo FIBA Giandomenico Mazza.
Questa situazione sta portando alla disperazione le attività balneari, a ciò si aggiunge una non adeguata informazione sulle effettive cause del fenomeno. Difatti, nonostante i risultati sulla balneabilità delle acque del litorale rilasciati dal Comune di Pizzo il 15.7.11, ottenuti a seguito dell’accertamento effettuato dall’ Arpacal, che hanno accertato senza alcun dubbio la balneabilità di tutta la costa Napitina, viene divulgata erroneamente la notizia di un inquinamento delle acque di Pizzo.
In realtà l’Arpacal ha effettuato tutti i controlli previsti dalla legge analizzando dettagliatamente ed in vari siti le acque di Pizzo. I risultati sono chiari: “le acque di Pizzo sono balneabili”. Non vi è alcun inquinamento. Vero è che il mare di Pizzo è invaso da uno strano fenomeno, che si è verificato in questi giorni, di colorazione verdastra del acque marine, ma ciò è determinato da fattori biologici e non da fenomeni batteriologici.
Il fenomeno dell’acqua di color verde-giallognolo, non è da attribuire a valori batteriologici alterati delle acque, bensì al confluire delle acque del fiume Angitola nello specchio acqueo della costa. Infatti la formazione di alghe di colore verde nel fiume Angitola ha ormai invaso l’intera foce, raggiungendo il mare e quindi la spiaggia. Questo fenomeno è certamente anche determinato dalla mancata bonifica del fiume Angitola e della relativa foce, che pertanto necessitano di un intervento urgente finalizzato a migliorare le condizioni delle acque.
Gli esercenti fanno anche un appello agli organi di informazione, in quanto è necessario in questo momento una adeguata informazione – e anche denuncia sullo stato delle cose-, che non deve però mai diventare allarmismo diffuso. Parlare di inquinamento da parte dei giornali significa condannare a morte la costa e tutto il turismo connesso, mentre si tratta di fenomeni naturali e transitori, che non danneggeranno irreparabilmente il mare.
Vi è una non corretta informazione fatta dagli organi di stampa locali i quali hanno superficialmente e frettolosamente dichiarato che la suddetta situazione è da attribuire all’inquinamento del mare. Ma ciò non è vero e la cattiva informazione, non suffragata da documentazione, ha determinato uno stato di allarme assolutamente ingiustificato.
Le erronee notizie sul presunto inquinamento sono smentite dai risultati trasmessi dal Comune di Pizzo il 15.7.11 sulla balneabilità delle acque sul litorale di Pizzo a seguito dell’accertamento effettuato dall’ Arpacal, i cui risultati hanno accertato senza alcun dubbio la balneabilità di tutta la costa di Pizzo.
La rappresentanza di Pizzo della FIBA
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