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7 dipendenti comunali arresti e 43 denunciati perché non si presentavano sul posto di lavoro oppure uscivano senza autorizzazione.
Sono questi i “numeri” degli arresti effettuati dai carabinieri della compagnia di Vibo Valentia con l’accusa di truffa aggravata e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso, con l’aggravante della continuazione del reato.
La complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, é durata circa due mesi e ha portato all’operazione denominata ‘In-dipendenti comunali’.
Su 7mila abitanti, ben 95 cittadini di Pizzo sono dipendenti del comune ma di questi, secondo le indagini dei carabinieri, più della metà non si presentavano al lavoro facendo passare il badge nell’apposita macchinetta dai colleghi oppure uscivano ripetutamente dagli uffici senza autorizzazione e per lungo tempo.
Nel blitz scattato questa mattina i carabinieri hanno arrestato 7 dipendenti trovati in flagranza di reato: Antonella Averta di 38 anni, Rosa Maria Galeano di 59 anni, Antonio Maglia di 57 anni, Marcella Lo Schiavo di 41 anni, Bartolomeo Francesco Pascale di 62 anni, Sebastiano Belsito di 30 anni e Giuseppe Pizzonia di 55 anni.
Tutti, insieme agli altri 43 denunciati, dovranno rispondere delle accuse contestate dalla Procura in attesa che vengano adottati ulteriori provvedimenti anche dall’amministrazione comunale e dalla magistratura contabile.
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