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Il Pd nazionale nel momento in cui il Premier BERLUSCONI “raccatta” parlamentari per mantenere la propria maggioranza grida allo scandalo, alla vergogna ed alla indignazione, facendone una questione morale.
Poi succede che a alla provincia di Vibo Valentia per restare in piedi e continuare a “governare” si inserisce in maggioranza, e nella giunta, un uomo candidato ed eletto, 340 voti, nelle elezioni comunali di Vibo Valentia del 2010, con una lista, l’Udc, avversa in entrambi i turni alla coalizione di centro sinistra guidata dal candidato a sindaco Michele Soriano.
Stiamo parlando di un uomo che può essere considerato, con il suo consistente bacino di voti, tra gli artefici del mancato successo al primo turno della coalizione di centro sinistra. Stiamo parlando dello scorso anno, 19 mesi orsono. Ma il problema non è il neo assessore Vincenzo Pasqua, ma è il perpetrare di questa politica, su modello berlusconiano, che mira all’autoconservazione e al non rispetto delle regole ogni volta che si deve mirare al primo fondamentale obiettivo della buona parte degli eletti, LA POLTRONA. Il problema caro presidente De Nisi è il suo modello di politica.
Allora ci chiediamo, il mondo è in rivolta, il vento della protesta parte dall’africa mediterranea, passa per la Grecia, attraversa la ricca Israele, arriva nella penisola araba, ritorna in Europa passando per Germania, Francia, Italia e Spagna; arriva nel cuore dell’economia Americana (New York, Wallstreet), si spinge in Sudamerica. Ed a Vibo Valentia cosa succede? Che un manipolo di uomini, per conservare il proprio posto arriva a mettere da parte ogni regola della buona politica costruita su un principio come la coerenza, e chiama a partecipare nella propria giunta un uomo, giovane, espressione del centro destra vibonese?
Questa è la soluzione Presidente De Nisi? Lei crede che sia stata proprio questa la scelta migliore? Ma nel momento in cui ha chiesto a Vincenzo Pasqua di partecipare alla sua squadra, non le è minimamente passato per la testa il fatto per cui un bel po’ di cittadini, stanchi della politica dei nominati, delle veline, delle poltrone da difendere a tutti i costi, si possa incazzare nel vedere questo tentativo estremo di autoconservazione che lei incarna in questo momento? Che sia chiara una cosa, il PdCI federale, anche nei passati incontri nell’estate del 2010 non le ha mai chiesto nulla, abbiamo sempre chiesto invece un cambiamento di rotta, ma a distanza di un anno vediamo che la rotta è sempre la stessa (anzi peggiorata perché fa la politica del “prendi-tutto” del Premier Berlusconi).
Quando il suo partito parla di Berlusconismo da sconfiggere, da accantonare da abbattere , vorremmo darvi un consiglio: non vi “indignate”, non vi arrabbiate, non ponetevi come alternativa, perché siete la stessa cosa! Berlusconi tenta di sopravvivere distribuendo incarichi in modo arbitrario e senza criterio, azzerando le regole. VOI fate lo stesso, offrendo posti di governo, ai primi disposti a sostenervi, e poco importa la loro provenienza politica, se prima erano candidati in schieramenti avversi ai suoi, l’importante non è la coerenza politica, ma è solo la SOPRAVVIVENZA e la conservazione della POLTRONA.
La politica sta a zero, i giovani vanno via e quei pochi che rimangono, laureati e non, vengono presi a pesci in faccia. Voi con questo modo di intendere la politica continuate ad essere gli artefici del nulla, di un territorio senza futuro, dove vengono premiati gli amici, ed i serbatoi di voti come detto, nella sua giunta, seppur con qualche piccolo barlume di luce, la politica continua a stare a zero allontanando i cittadini da essa, e quando poi i cittadini vogliono e chiedono l’abolizione delle province, non vi nascondete dietro il dito dei criteri, perché non è stato fatto nulla per dimostrare che la provincia meriti di continuare a vivere.
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