Questo post é stato letto 41070 volte!
Guardia di Finanza e Carabinieri di Vibo Valentia, sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno eseguito un Provvedimento di applicazione di Misure di Prevenzione ai sensi della normativa antimafia, emesso dal Tribunale di Vibo Valentia nei confronti della ‘ndrina TRIPODI di Portosalvo di Vibo Valentia.
Il provvedimento odierno, eseguito su obiettivi diffusi in Calabria, Lazio, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Sicilia, aggredisce cespiti patrimoniali riconducibili al clan per complessivi 45 milioni di euro.
Per dieci soggetti è stata inoltre richiesta l’applicazione di misure di prevenzione personali:
Nicola Tripodi, 66 anni;
Sante Tripodi, 41 anni, e Antonio Tripodi, 50 anni, fratelli del primo;
Salvatore Vita, 39 anni, di Vibo Marina;
Francesco Comerci, 39 anni, di Nicotera, residente a Roma;
Massimo Murano, 41 anni, di Busto Arsizio (Va);
Orlando Tripodi, 28 anni, e Marika Tripodi, 29 anni, figli di Nicola Tripodi;
Simon Schito, 32 anni, di Milano e Francesco La Tesse, 29 anni, di Vibo Marina.
Il Tribunale, contestualmente al decreto di sequestro di beni per 45 milioni di euro, ha disposto la discussione, in ordine alla sorveglianza speciale per l’udienza dell’8 ottobre prossimo.
Gli accertamenti economici-patrimoniali-finanziari, eseguiti congiuntamente dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Vibo Valentia, hanno permesso di accertare la riconducibilità alla cosca di 25 aziende, 42 tra terreni e fabbricati e 16 autoveicoli, tutti sottoposti a sequestro in data odierna.
Tra i beni destinatari del provvedimento spiccano 2 bar ubicati in pieno centro a Roma, un altro ubicato in provincia di Milano e immobili di pregio ubicati in Roma e Milano.
Questo post é stato letto 41070 volte!