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I deputati M5S Dalila Nesci, Giulia Sarti, Franceso D’Uva e Riccardo Nuti sono entrati nel merito delle recenti elezioni comunali di Briatico (Vibo Valentia), in precedenza sciolto per infiltrazioni mafiose, con un’interrogazione parlamentare.
Nell’atto i parlamentari Cinque Stelle – D’Uva è capogruppo in commissione Antimafia, mentre Sarti e Nuti ne fanno parte – hanno chiesto ai ministri dell’Interno e della Giustizia «quali verifiche e misure urgenti vogliano intraprendere per assicurare che ogni precedente rapporto con l’antistato, dati i passati scioglimenti ricordati in premessa, sia stato effettivamente rimosso e per escludere che non vi siano rapporti di natura malavitosa tra istituzioni locali e associazioni mafiose sul territorio».
Altro passaggio dell’interrogazione dei Cinque Stelle è la richiesta ai ministri Angelino Alfano e Andrea Orlando di rispondere sull’eventuale esistenza di «rapporti di parentela tra esponenti di organizzazioni criminali e rappresentanti delle istituzioni del municipio in parola riconducibili a fatti delittuosi o reati tali costituire un oggettivo pericolo per la sana amministrazione del Comune di Briatico».
Ancora, i deputati M5S hanno domandato ad Alfano e Orlando «se intendano adottare ogni iniziativa di competenza, anche di carattere ispettivo, riguardo alla ritardata consegna del fascicolo» sul ricorso dell’Interno riguardo alle ultime elezioni comunali «dal Tribunale di Vibo Valentia alla Corte d’Appello di Catanzaro».
Per ultimo, Nesci, Sarti, D’Uva e Nuti hanno chiesto ai ministri di Interno e Giustizia se vi siano stati in Italia altri casi come Briatico, nei cui organi elettivi compaiono esponenti politici di legislature passate, sciolte per infiltrazioni mafiose.
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