Gli esercenti balneari di Pizzo scrivono al Presidente Scopelliti

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Segue la lettera aperta:

La presente lettera aperta a Lei indirizzata è scritta su incarico ricevuto dagli esercenti le attività balneari nel territorio di Pizzo al fine di denunciare le condizioni disastrose e inaccettabili in cui si trova il territorio e il litorale di Pizzo, nel completo disinteresse di tutte le autorità coinvolte alla gestione del territorio.

In un terra che fa del turismo una delle sue più importanti attività e risorse, le acque sporche, lo stato di abbandono generalizzato, i continui rifiuti in mare e per strada, l’assenza di controllo sullo stato dei canali che versano in mare, tutto ciò ha portato alla disperazione le attività balneari e commerciali in genere del Paese.

Presidente, siamo concreti, non si tratta di disastri imprevedibili ma questo stato di cose è la conseguenza della cattiva gestione e della mancata programmazione degli interventi che riguardano il territorio, il mare e l’ambiente da parte degli enti coinvolti e, prima tra tutte, della Regione. Neppure la missiva del 22.7.11 inviata al fine di sollecitare un maggiore controllo ha trovato riscontro ma è rimasta inevasa: lo sbocco del fiume Angitola ha continuato e continua a trovarsi nelle stesse condizioni e a essere causa del fenomeno di colorazione verde-giallognola delle acque, soprattutto nella zona della Pineta e Marinella.

La Regione Calabria, da Lei amministrata, deve prendere coscienza e ritenersi responsabile che in queste condizioni non è proponibile il turismo balneare. Prima di spendere e sperperare tutti i soldi in Pubblicità diretta al turismo in Calabria, era necessario analizzare lo stato in cui versano le nostre coste e impiegare il denaro pubblico per intervenire  sul territorio, il mare e l’ambiente.

E’ chiaro che la mala gestio amministrativa e politica da parte della Regione Calabria è causa del disastro delle coste e del territorio calabrese e in particolare di  Pizzo.  Il governo mal condotto della cosa pubblica ha messo in ginocchio le attività balneari, nessun guadagno e, con questo mare sporco, non vi è possibilità neppure di pagare le spese.

Presidente, si assuma pubblicamente le sue responsabilità: la Calabria e il suo territorio devono essere amministrati con interventi preventivi, programmati e concreti, quali il controllo e la pulizia dei canali che versano in mare, la gestione seria dei depuratori e, soprattutto, della raccolta della spazzatura.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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