Bruno Censore (PD) si appella al Governo

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«Soprattutto in questo momento di crisi diffusa e di grande difficoltà per i giovani, diventa prioritario favorire l’ampliamento della base produttiva e occupazionale e lo sviluppo di una nuova imprenditorialità nelle aree economicamente svantaggiate del Paese. Per questa ragione, è necessario riattivare tempestivamente la dotazione finanziaria per le linee di finanziamento di cui al decreto legislativo 185/2000, che contemplano incentivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego».

E’ quanto afferma il deputato del PD Bruno Censore, che ha indirizzato una interrogazione ai Ministri del Lavoro, dell’Economia e Finanze, delle Politiche Agricole e Beni e delle Attività Culturali, per lanciare l’allarme dopo la comunicazione dell’Invitalia, che ha reso noto l’avvenuto esaurimento  delle  risorse  finanziarie disponibili concernenti gli incentivi in materia di autoimprenditorialità ed autoimpiego previste dal D.lgs. n. 185/2000.

«Il Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185, in attuazione dell’articolo 45, comma 1, della legge 17 maggio 1999 n. 144, ha previsto incentivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego, al fine di favorire l’ampliamento della base produttiva e occupazionale nonché lo sviluppo di una nuova imprenditorialità nelle aree economicamente svantaggiate del Paese. Attraverso contributi a fondo perduto e mutui agevolati – prosegue il Deputato del PD nonché membro della Commissione Bilancio della Camera – tali disposizioni sono dirette a favorire la creazione e lo sviluppo dell’imprenditorialità, anche in forma cooperativa, a promuovere la formazione imprenditoriale e la professionalità dei nuovi imprenditori, ad agevolare l’accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione giovanile, a favorire la creazione e lo sviluppo dell’impresa sociale, a promuovere l’imprenditorialità e la professionalità dei soggetti svantaggiati, a favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità in agricoltura, a promuovere l’imprenditorialità e la professionalità degli agricoltori, ad agevolare l’accesso al credito per i nuovi imprenditori agricoli e per le imprese sociali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 8 novembre 1991, n. 381. Tali agevolazioni – continua il parlamentare del PD – sono state gestite da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I risultati sono notevoli: dai dati aggiornati al 2011, risultano 102.296 iniziative finanziate, con 172.306 nuovi occupati grazie, appunto, alle misure agevolative per l’autoimpiego. Adesso, però, Invitalia, con comunicato apparso sulla Gazzetta Ufficiale n.96 del 24.04.2013, ha reso noto l’avvenuto esaurimento delle  risorse finanziarie disponibili concernenti gli incentivi, condizione questa che potrebbe ostacolare l’ampliamento della base produttiva e occupazionale soprattutto nelle regioni più depresse, se è vero come è vero che non c’è un solo Comune del Sud Italia da cui non risulti pervenuta almeno una domanda: basti pensare che solo in Calabria sono state finanziate circa 4.500 iniziative, che hanno generato oltre 7.000 nuovi posti di lavoro. Ecco perché, quindi – conclude Bruno Censore rivolgendo un perentorio monito al Governo – diventa prioritario favorire lo sviluppo di una nuova imprenditorialità nelle aree economicamente svantaggiate del Paese, riattivando tempestivamente la dotazione finanziaria per le linee di finanziamento di cui al decreto legislativo 185/2000».

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Author: Cristina

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