Questo post é stato letto 32900 volte!
“Una nuova concezione di Agenzia, più improntata sulla condivisione delle esperienze in una struttura a rete piuttosto che a piramide, dove i dipartimenti provinciali ed i centri funzionali e d’eccellenza siano chiamati a condividere la conoscenza e le esperienze acquisite, trasmettendo più forza a tutta l’Agenzia”.
E’ questo uno dei passaggi salienti della relazione introduttiva che il commissario dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), Dr.ssa Sabrina Santagati, ha esposto al primo seminario di interconfronto dipartimentale Arpacal, che si è svolto nella giornata di ieri a Vibo Valentia .
Il seminario tecnico, aperto a tutti i dipartimenti e strutture specialistiche dell’Agenzia, è stato infatti organizzato per mettere a disposizione un momento di condivisione delle conoscenze, ai di là dei quotidiani rapporti di lavoro che intercorrono tra le strutture dipartimentali dell’Agenzia ambientale calabrese; un momento di incontro e confronto che è servito per esporre progetti realizzati, criticità affrontate e risolte, obiettivi di breve e medio termine che dovranno essere raggiunti.
A moderare il dibattito è stato il direttore scientifico dell’Arpacal, Ing. Emilio Rosignuolo, che ha sottolineato come questo seminario possa “veramente rappresentare un numero zero per futuri incontri settoriali, dedicati a specifiche attività e matrici ambientali, per mettere intorno ad un tavolo tutti i tecnici della stessa materia e favorire l’ulteriore scambio di conoscenze, ma anche l’uso di un linguaggio comune e metodiche di lavoro condivise”.
“La scelta di organizzare il seminario a Vibo Valentia non è stata casuale – ha dichiarato la dr.ssa Santagati – ma per confermare l’attenzione dell’intera Agenzia su un territorio in cui il dipartimento provinciale, diretto dal dott. Beniamino Mazza, sta lavorando ad ampio spettro, soprattutto in collaborazione con la Prefettura e gli altri enti territoriali, per dare le giuste risposte alle diverse criticità ambientali che si presentano”.
Nel corso del seminario, quindi, ciascun dipartimento ha avuto il suo spazio per esporre una o più attività che ha ritenuto dover condividere con le altre strutture; così, dopo una approfondita esposizione di tutte le attività che il Dipartimento di Vibo sta svolgendo, è stata la volta del Dipartimento di Crotone che con l’ing. Luisa Ferro ha esposto l’attività svolta di “Stima della concentrazione di fondo naturale del manganese nel Sito di Interesse Nazionale di Crotone – Cassano – Cerchiara”.
Il Dipartimento di Reggio Calabria, ha relazionato su: “Casignana, una discarica da salvare”, a cura della Dr.ssa Bruna Cardile, e “Campagna di Monitoraggio dell’inquinamento acustico da traffico veicolare nella città di Reggio Calabria” (Yvon Torre e Roberto Talia). Il Dipartimento di Cosenza ha relazionato su: “Attività di caratterizzazione radiometrica e chimica dell’area marina della costa compresa nella perimetrazione dei comuni di Amantea e Belvedere”(dott. Eduardo Fiorino e dott. Mario Mileto), e “Piano di caratterizzazione dell’area del fiume Oliva”, (dott. Franco Falco e dott. Luigi Dattola).
Il Dipartimento provinciale di Catanzaro ha relazionato su: “Gestione dei Rifiuti Urbani, impiantistica e competenze dell’Arpacal” (Dott. Michele Cerminara), “Metodi analitici ISO su alcune tipologie alimentari alla luce del regolamento CEE 2073/2005 (Carlo Bilotta) e “Controllo ufficiale di alimenti e bevande: analisi chimiche” (Dr. Francesco Russo). Dopo i dipartimenti provinciali è stata la volta dei centri funzionali strategici e d’eccellenza che hanno esposto le principali attività in corso d’opera. Il Centro “Ciclo Integrato delle Acque”, diretto dall’arch. Sandro Dattilo, ha esposto le “Attività in corso sulle acque di balneazione e studio di una proposta di legge regionale sulla protezione della Posidonia Oceanica”.
Il Centro Sat.Net, diretto dall’arch. Bruno Barbera, ha esposto i progetti per la strutturazione di un sistema informativo ambientale che, sull’esperienza Ispra, sarà realizzato in tutti i dipartimenti. Il Centro Funzionale Multirischi, diretto dall’Ing. Raffale Niccoli, ha, infine, esposto i progetti in corso, tra cui il sistema di allerta meteo a Reggio Calabria e il progetto internazionale di trasferimento del know-how per la realizzazione in Albania di una rete infrastrutturale che replichi, su quei territori, l’esperienza del centro multirischi calabrese.
Questo post é stato letto 32900 volte!