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Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ed il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”sostengono con forza la manifestazione “NO ALACO” che si terrà a Vibo Valentia il prossimo sabato 23 marzo dalle ore 9,30 con partenza da piazza San Leoluca.
La diga sull’Alaco ha rappresentato negli anni un caso esemplare di sprechi ed inefficienze: lavori infiniti, finanziamenti bloccati, interrogazioni parlamentari, carte sparite, costi lievitati a dismisura. Da quando poi la Sorical, società mista pubblico-privata (Regione-Veolia), ha allungato i suoi tentacoli, a circa 400.000 persone in 88 comuni di tutta la Calabria è stato negato il diritto all’acqua, perché dai loro rubinetti scorre un liquido maleodorante ed infetto, pompato da un lago malato, ex discarica a cielo aperto mai realmente bonificata.
Il numero delle persone coinvolte e la gravità della situazione dal punto di vista sanitario ed ambientale fanno sì che la questione dell’Alaco trascenda la dimensione locale, ponendosi come emergenza a livello regionale e nazionale, e come esempio estremo di dove può condurre una gestione perversa del bene comune acqua, rispetto al quale ancora, dopo quasi due anni, ci si ostina a non rispettare il chiaro risultato referendario.
Oggi ancora una volta la magistratura si sostituisce al ruolo che doveva essere della politica, di controllo e tutela della salute di centinaia di migliaia di persone. Ma il male prodotto dall’ingresso dei privati nell’acqua, dalla gestione improntata al profitto, dal mantenimento di rapporti clientelari da parte di certa politica, dall’operato dellacriminalità che si nutre del disagio della gente e delle omissioni delle istituzioni, non può estinguersi senza una presa di coscienza ed un’azione collettiva. Per questo invitiamo i vibonesi, gli abitanti della provincia e della regione, e tutti gli attivisti per l’acqua ed i beni comuni a partecipare alla manifestazione del 23 marzo, sulla base dei punti affermati dai promotori, il Forum delle Associazioni Vibonesi ed il Comitato Civico Pro-Serre:
- chiusura definitiva della devastante gestione Sorical, con la presentazione e la rapida approvazione della nuovalegge regionale di iniziativa popolare proposta dal Coord. Bruno Arcuri, per cui in questi giorni si stanno raccogliendo le firme;
- dismissione urgente del bacino artificiale dell’Alaco;
- avvio immediato di un programma che preveda fonti di approvvigionamento alternative;
- avvio altrettanto urgente degli interventi di ristrutturazione delle reti idriche per l’eliminazione delle perdite che oggi, nei comuni serviti dal bacino dell’Alaco, superano in media il 60%;
- avvio, sulla base di quanto esposto e delle tariffe illegittime applicate a livello regionale, di azioni giudiziarie da parte dei comuni per il recupero delle somme corrisposte alla Sorical, con rimborso ai cittadini degli importi delle bollette idriche versati e non dovuti.
Oggi in molti luoghi in Italia (Napoli, Reggio Emilia, Vicenza…) si sta dimostrando che una gestione dell’acqua pubblica e partecipata è possibile. Oggi dal disastro Sorical e dalla tragedia dell’Alaco è possibile ripartire cambiando completamente rotta. La proposta di legge regionale di iniziativa popolare promossa dal Coordinamento “B. Arcuri” va in questa direzione di cambiamento.
Si scrive acqua, ma si legge democrazia.
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