A Vibo Marina si è tenuto il Raduno di aggiornamento Arbitri e Osservatori

Domenico Panuccio

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Domenico Panuccio
Domenico Panuccio

Voluto dal Commissario regionale Ufficiali di Gara, Domenico Panuccio, si è tenuto a Vibo Marina il Raduno di aggiornamento riservato agli Arbitri ed Osservatori del ruolo Regionale della FIPAV Calabria.

Dopo il saluto del Presidente del Comitato regionale, Carmelo Sestito, i numerosi arbitri ed osservatori hanno ascoltato Sergio Busni, Domenico Ferrise e Giovanni Rizzica relazionare su “Regole e funzionalità del Libero, Funzionalità e tecnica 2° arbitro, Amministrazione della disciplina”.

“Questo incontro – ha dichiarato il Commissario Panuccio – ha rappresentato un momento importante di confronto e di aggiornamento in vista della nuova stagione agonistica. Questo, il primo dopo l’approvazione del nuovo “Regolamento Struttura Tecnica Settore Ufficiali di Gara”, è stato un raduno utile cui ha fatto seguito la Conferenza dei Commissari convocata per porre regole e individuare obiettivi precisi”.

Ha presieduto i lavori il Coordinatore nazionale Settore Ufficiali di Gara, Domenico De Luca, ex arbitro di serie A e presidente della Commissione Arbitri nazionale dall’86 al 91, che ha rilasciato questa intervista.

L’utilità e la motivazione di questi raduni?

“Prima di cominciare i campionati gli arbitri si ritrovano, serve a puntualizzare alcuni aspetti regolamentari che non sono semplicissimi soprattutto per il livello regionale. In questi incontri si parla di aspetti regolamentari e di aspetti procedurali e, considerato che ci sono arbitri neo promossi, di come viene gestita l’organizzazione arbitrale dei campionati regionali. E’ un momento d’incontro, importate dal punto di vista sociale e non solo. In queste occasioni, dopo aver fatto un consuntivo della stagione passata,  i commissari regionali indicano la strada e gli elementi necessari per una nuova stagione sportiva al meglio”.

Quanto è importante il ruolo dell’osservatore?

Abbiamo pochi osservatori regionali.  La verità è che noi dovremmo cominciare a creare una scuola osservatori non solo tra ex arbitri. Dobbiamo costruire un nucleo di osservatori perché fare l’osservatore è un’attività molto stimolante, richiede delle doti più complesse di quelle dell’arbitro perché valutare una persona presuppone doti non comuni. E’ chiaro che una breve esperienza arbitrale prima di diventare osservatore è importante, non dev’essere però necessariamente a vertici molto alti, perché arbitrare è un modus agendi.  Il settore osservatori è un  settore molto seguito, a livello regionale e nazionale.

Quali sono le caratteristiche di un buon arbitro?

Il desiderio di misurarsi e rendersi conto, partita dopo partita, della propria capacità tecnica e gestionale. La voglia di migliorarsi capendo dove si è sbagliato. Avere nel dna personale il rispetto delle regole che vuole applicare sui campi di gioco. L’umiltà poi non guasta mai.

E quelle di un buon osservatore?

A livello regionale deve riuscire a fine gara a relazionarsi con l’arbitro per farlo crescere. Deve farci capire come e dove l’arbitro può migliorare. Il fine gara è un momento d’incontro molto importante, lo stile dell’osservatore dev’essere più vicino a quello dell’istruttore che a quello del notaio o verificatore. Cosa diversa è la seria A.

Ma c’è interesse tra i giovani a fare l’arbitro?

L’avvicinamento è buono, la crisi si registra dopo due o tre anni per motivi dovuti anche al sociale. Tanti impegni per i ragazzi, tanto interesse e passione nel fare attività che prima non c’erano. L’arbitro arriva molto giovane e può avere crisi di maturità dovute a situazioni quali l’università, gli affetti, il lavoro, la famiglia e tanto altro ancora. La soluzione è cercare di fare squadra e gruppo, dobbiamo riuscire a far si che i giovani arbitri si sentano facenti parte di un gruppo. Siamo comunque in crescita,  la maggior parte di quanti si avvicinano rimane perché il gruppo è solido, non c’è conflittualità, i valori sono sani.

Il livello degli arbitri?:

Abbiamo una classe arbitrale nazionale molto valida. Siamo avvantaggiati dal fatto che la nostra massima serie rappresenta il più bel campionato del mondo, dove giocano gli atleti più forti . Gli arbitri sono quindi impegnati in gare di alto livello, sempre.

Gli arbitri del sud?

Gli arbitri del sud hanno doti caratteriali più significative di quelli del nord che, considerato il livello medio più alto delle partite, possono farsi apprezzare per qualche squisitezza tecnica. Un arbitro del sud dimostra una maggiore propensione a gestire situazioni ambientali più complesse.

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Author: Cristina

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