Durante il periodo delle grandi riforme in
Europa per mezzo dei sovrani illuminati, in Francia Luigi
XVI era insofferente alle spinte riformiste richieste dalla
borghesia in ascesa, indottrinata di quella cultura dell’illuminismo
che proprio in Francia aveva visto i suoi più grandi
esponenti.
• Drammatica situazione economica della
Francia dopo le guerre di successione e la guerra dei sette
anni
• Le Classi sociali in Francia (classi privilegiate
: 1) nobiltà di spada e toga, 2) clero, borghesia,
quarto stato)
• Invano si tenta si risanare le finanze facendo pagare
delle imposte alle “classi privilegiate”
• Gli ordini privilegiati convocano gli Stati generali
(vogliono potere politico a spese del Re in cambio aiuto economico)
• Votazione per testa o per stato ? un dilemma che dura
più di un mese…..
• La borghesia si dichiara Assemblea Nazionale (giuramento
della pallacorda) poi Assemblea Nazionale Costituente
• Luigi XVI pensa di poter ancora riprendere in mano
la situazione : licenzia il Necker ministro liberaleggiante
e ammassa truppe a Versailles.
• Il popolo, sobillato anche dall’opera del Desmoulin,
teme un assalto, cerca di armarsi e assale la Bastiglia.
• A seguito della presa della Bastiglia a Parigi si
costituisce un nuovo consiglio comunale : La Comune. Vengono
rimossi gli amministratori aristocratici e sostituiti con
amministratori borghesi, una milizia cittadina detta guardia
nazionale affidata a La Favette. Il nuovo sindaco di Parigi
l’astronomo Bailly si fa appuntare dal Re la coccarda
Tricolore, simbolo di Parigi. Seguono l’esempio di Parigi
molte altre città francesi.
• Alla rivolta cittadina segue la rivolta nelle campagne
: Jaquerie. Abolizione dei diritti feudali da parte della
Costituente.
• Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino
da parte dell’Assemblea Costituente : uguaglianza dei
cittadini di fronte alla legge e al fisco, libertà
politica, sovranità della nazione, diritto di proprietà,
tolleranza religiosa.
• L’operato dell’Assemblea era discusso
in Parigi dai cosiddetti Clubs tra i quali erano i particolare
rilievo i Foglianti (rivoluzionari moderati) aventi come leader
La Fayette, I Giacobini (alta e media borghesia sensibili
però all’esigenza di un’alleanza popolare.
Da questo gruppo emergerà Maximilien Robespierre )
e quello più radicale dei Cordiglieri che rivendicava
ardite riforme economiche e sociali. Il Re Luigi XVI si oppone
alla Dichiarazione dei Diritti…. e alla cessazione dei
diritti feudali. Questo atteggiamento fece nascere dei sospetti
sulla lealtà del Re. Il popolo, esasperato dal rincaro
dei prezzi, giuntagli la voce di alcuni ufficiali che avevano
calpestato il tricolore di fronte al Re, muove verso Versailles,
trucida le guardie svizzere e costringe il Re a trasferirsi
a Parigi alle Tuileries per evitare di essere influenzato
dagli aristocratici.
• Nel 1791, l’assemblea costituente, dopo un lavoro
immenso su tutti i campi , politico, economico, religioso
e finanziario vara la Costituzione e da alla Francia un ordinamento
Monarchico-Costituzionale ispirato al Montesquieu con il potere
Legislativo affidato ad un’”assemblea legislativa”,
quello esecutivo a Luigi XVI (poteva mettere un veto a seguito
del quale la legislativa poteva ricorrere ad un consulto del
popolo) e quello Giudiziario ad una corte di magistrati. Contro
i principi stabiliti nell’89 i cittadini furono divisi
in attivi e passivi. Dal punto di vista amministrativo l’ordinamento
fu molto decentratore (83 dipartimenti, divisi in cantoni
a loro volta divisi in comuni), ma presto questo eccessivo
decentramento fu deleterio e due anni dopo l’amministrazione
fu più centralizzata. Dal punto di vista economico,
la grave crisi finanziaria fu attenuata dal rilascio degli
“assegnati” garantiti dal valore stesso delle
terre espropriate al clero. Costituzione civile del clero.
• Giugno 1792, il Re, sobillato dalla corte fugge con
la famiglia diretto in Lorena dove si sarebbe congiunto con
gli aristocratici e con l’aiuto degli eserciti stranieri
sarebbe tornato per ripristinare l’assolutismo. Viene
scoperto a Varennes poco prima di giungere a destinazione
e riportato a Parigi. La figura del Monarca perde credibilità
e con esso il governo monarchico della borghesia. Quest’ultima
infatti per salvare il governo dichiarò che il Re era
stato rapito dagli aristocratici, ma il movimento popolare
democratico reagì a questa mistificazione raccogliendosi
presso il Campo di Marte e chiedendo la destituzione di Luigi
XVI. Sentendosi minacciata la borghesia invia la guardia nazionale
che spara sulla folla disarmata. (strage del Campo di Marte).
La costituzione terminata i suoi lavori si scioglie proclamando
la fine della rivoluzione.
• La borghesia si sentiva quindi minacciata sia da forze
interne ( dopo la strage di Campo di Marte si delineavano
i difficili rapporti tra la borghesia e le forze sanculotte
) sia da forze esterne poiché con la dichiarazione
di Pillniz la Francia temeva un intervento dell’Austria
e della Prussia. Prese forma l’idea di una guerra preventiva
all’Austria, caldeggiata sia dal monarca che sperava
nella sconfitta della Francia sia dai deputati girondini della
legislativa che rappresentavano gli interessi della borghesia
provinciale che così sperava di consolidare le idee
liberiste della rivoluzione all’insegna della liberazione
dei popoli e di scaricare al di fuori le tensione interne.
• Come era da aspettarsi, l’esercito francese
, vittima di forti diffidenze interne, subi diverse sconfitte
che provocarono grande indignazione in Francia. Nel contempo
la legislativa , in periodo di guerra, emanò dei provvedimenti
straordinari, tra i quali la costituzione di un folto esercito
a difesa di Parigi, provvedimenti i quali subirono il veto
di Luigi XVI. Questo atteggiamento ostracista del monarca
non fece che alimentare i sospetti che fosse in combutta col
nemico. La gocca che fece traboccare il vaso fu il proclama
del Duca di Brunswich che causò una rivolta appoggiata
dai “federati” che assalirono Le Tuileries, massacrò
gli svizzeri e mentre il Re si rifuggiava presso la legislativa
costringeva quest’ultima sotto la minaccia delle picche
a far destituire il Re a farlo rinchiudere nelle prigioni
del Tempio.
• Il 10 Agosto ha inizio una seconda fase rivoluzionaria
: quella repubblicano-democratica. La legislativa (ancora
di maggioranza girondina) dovette indire le elezioni per una
nuova assemblea costituente a suffragio universale che prese
il nome di Convenzione Nazionale. Cadevano quindi le distinzioni
tra cittadini attivi e passivi e le barriere sociali e politiche
che tenevano divisa la nazione.
• In attesa delle elezioni per la nuova Costituente
è la comune insurrezionale a prendere in mano il potere.
La guerra con l’Austria era ancora in atto e prioritaria
era bloccare l’avanzata dell’esercito Austro-Prussiano.
Il tenace eroismo della popolazione male armata, ma animata
da un forte spirito di autonomia, generò il famoso
“Miracolo di Valmy” (una vittoria più morale
che strategica). Il giorno stesso della vittoria di Valmy
si insediò a Parigi a nuova assemblea costituente,
la Convenzione Nazionale che dichiarò solennemente
decaduta la monarchia e istituita la repubblica. Luigi XVI
fu condannato a morte reo di alto tradimento.
• Scomparsi i deputati monarchici della Fayette, alla
destra della Convenzione siedono i girondini che rappresentano
la borghesia delle province, convinti repubblicani sono però
nemici della piazza e decisi a contrastarle il passo, sui
banchi della sinistra siedono i montagnardi coloro che vogliono
dare alla rivoluzione un indirizzo democratico convinti che
senza l’apporto del popolo la rivoluzione non si sarebbe
sostenuta. Fra i montagnardi figuravano i rappresentati del
club dei Giacobini (borghesia progressista propensa ad alleanze
popolari) e del club dei cordiglieri ,che raccoglievano consensi
negli strati più bassi della popolazione. Al centro
stava la maggioranza costituita dalla pianura (detti anche
palude) che non avendo un programma politico ben preciso,
si schieravano all’occorrenza con la destra e con la
sinistra.
• Dopo Valmy, l’esercito francese aveva continuato
a riportare diverse vittorie e oltre ad arginare l’avanzata
austro-prussiana aveva messo in atto una politica che dietro
gli ideali di liberazione dei popoli nascondeva più
o meno velatamente i suoi interessi espansionistici. L’esercito
francese liberò quindi il Belgio, la Savoia, Nizza
e gran parte della Renania tedesca. Ma quando i cannoni francesi
con l’occupazione dei paesi bassi si stabilirono sulla
Manica, l’inghilterra si senti fortemente minacciata
e con essa anche gli altri stati europei. Si forma quindi
una grande coalizione anti-francese che comprendeva oltre
l’Austria e la Prussia già in guerra, l’Ighilterra,
la Russia, la Spagna e vari stati italiani tra cui il Regno
di Sardegna, lo stato della Chiesa, il Granducato di Toscana,
il Regno di Napoli. Assalita da ogni lato l’esercito
francese si vide retrocedere fino a vedere invaso lo stesso
territorio francese.
• Questi rovesci militari furono la rovina della gironda.
Una folla popolare circondò la Convenzione e impose
l’arresto di 29 deputati girondini con l’accusa
di tradimento. La montagna aveva vinto, ma contemporaneamente
erano insorte diverse città animate da spirito federalistico.
A questo punto la Montagna dovette dare prova di grande forza
e determinazione per far fronte al conflitto che la vedeva
in una grave posizione di svantaggio. Venne istituito un organi
di 9 membri : il comitato di salute pubblica che mandò
l’esercito a riconquistare le varie città federaliste
ribelli. Venne ordinata una leva di massa fino ad armare 14
armate e nei reparti furono inviati dei commissari col compito
di sollevare dagli incarichi e di punire gli ufficiali colpevoli
di inettitudine o sospettati di avere idea anti-democratiche.
Furono adottati provvedimenti in favore delle classi più
povere : contro la carestia fu imposto il tesseramento, contro
l’inflazione il blocco dei prezzi, i ricchi furono soggetti
ad forti imposte straordinarie, agli accaparratori la ghigliottina.
Nonostante questi provvedimenti colpissero anche i ceti produttivi
e limitassero la libertà di disporre dei propri beni,
la proprietà privata non fu toccata. L’alleanza
quindi tra borghesia e sanculotti sotto l’insegna del
Comitato di Salute Pubblica si reggeva solo fintanto che si
aveva come obbiettivo principale il superamento della minaccia
anti-francese che avrebbe potuto ripristinare l’assolutismo
poiché i programmi fortemente liberali della borghesia
non collimavano perfettamente con quelli più democratici
delle forze sanculotte. Durante il governo della Montagna,
le terre confiscate agli aristocratici emigrati furono confiscate
e divise in piccoli lotti per essere vendute ai contadini
i quali potevano pagarle in 10 anni.
• Per poter conservare il nuovo ordine costituito la
Montagna ricorse duramente alla forza o come si disse al Terrore.
La regina Maria Antonietta fu ghigliottinata, diversi deputati
girondini furono giustiziati così l’astronomo
Bailly primo sindaco di Parigi. Ci furono esecuzioni sommarie
di preti refrattari e di sospetti. La palude che come sappiamo
costituiva la maggioranza nel governo, per paura avvallava
le richieste dei deputati montagnardi, aspettando il momento
propizio per prendersi la rivincita. Inutile fu il tentativo
di scristianizzazione. Si mutarono i nomi dei mesi e dei giorni,
nonché il conteggio di questi ultimi allo scopo di
ribaltare le vecchie ideologie.
• All’interno della montagna vi erano diverse
correnti : Gli indulgenti guidati dal Danton, e gli estremisti
da Hebert. Al centro tra queste posizioni vi era il Robespierre
che rispondeva all’esigenza di mediazione tra borghesia
e quarto stato. Con un abile colpo di mano Robespierre accusò
e fece giustiziare prima Danton e il suo gruppo, poi Hebert
con i suoi estremisti. Con la scomparsa di questi gruppi si
ebbe quindi la dittatura giacobina nel Comitato di Salute
Pubblica o , che è la stessa cosa, la dittatura personale
di Robespierre. Con la legge del 22 Pratile (10 giugno) 1794
o “Legge dei sospetti”, Robespierre diede inizio
la cosiddetto Grande Terrore. Un tribunale rivoluzionario
poteva accusare e condannare solo sulla base del sospetto
morale dei giudici. “Le teste cadevano come tegole”
diceva un pubblico accusatore del tribunale rivoluzionario.
Ma Robespierre non si stancava di ripetere che la corruzione
e il vizio si annidavano nel corpo stesso della nazione e
che dovevano essere estirpate per far trionfare la virtù.
• La dittatura di Robespierre e del Comitato di Salute
Pubblica era giustificato dallo stato di necessità,
ma dopo che le vittorie dell’esercito della Repubblica
avevano allontanato il pericolo della restaurazione, la dittatura
di Robespierre e il Grande Terrore non erano pi tollerabili.
La borghesia era stanca del controllo del governo sull’economia
e dalle limitazioni imposta alla proprietà e voleva
il ripristino delle libertà di produzione e di scambio.
I deputati della palude che ricordiamo essere la maggioranza,
preoccupati per se stessi e per i loro interessi, congiurarono
per sbarazzarsi di Robespierre. Durante la memorabile seduta
del 9 Termidoro dell’anno II (27 luglio 1794) Robespierre
fu accusato dalla Pianura di volersi fare Tiranno di Francia
e il giorno dopo fu ghigliottinato con ventuno dei suoi stretti
collaboratori. Al Terrore Rosso seguì il Terrore Bianco
che si scatenò contro i giacobini, furono assaliti
i clubs e furono perseguitati e massacrati. Nel giro di pochi
mesi fu abolito ogni calmiere sui prezzi e ripristinata la
libertà dei commerci. Ciò provocò il
crollo del valore degli assegnati, ad una grave inflazione
con gravissime conseguenze per i ceti popolari.
• I Termidoriani non ebbero vita facile, le masse popolari
affamate dal continuo rialzo dei prezzi dettero vita a diverse
insurrezioni soffocate col sangue. I realisti tentarono di
assalire la Convenzione, ma furono respinti dai cannoni del
generale Bonaparte. Stava prendendo forma la convinzione che
solo l’esercito poteva assicurare alla borghesia il
tranquillo esercizio del potere.
• La Convenzione si sciolse dopo aver approvato la nuova
costituzione repubblicana del III° anno : abbandonato
il suffragio universale si torno a quello censitario sulla
base del reddito e non si parlò più dei diritti
sociali consacrati dalla costituzione del anno I (1793). La
nuova costituzione dell’anno III° garantì
a tutti i Francesi l’uguaglianza civile, ma non quella
politica. Il potere esecutivo fu affidato ad un Direttorio
composto da 5 membri, quello legislativo a due camere : il
consiglio degli anziani e quello dei cinquecento.
• Un ultimo sussulto a carattere democratico avvenne
nella cosiddetta “Congiura degli Uguali” promossa
da Babeuf detto Gracco e Buonarrotti animati da ideali di
sovranità popolare e della democrazia diretta. La congiura
fu scoperta e Babeuf giustiziato, mentre Buonarrotti riuscì
a fuggire e tornerà durante gli anni della Restaurazione
a capo di sette segrete quali Adelfi, Sublimi Maestri Perfetti,
Mondo. |