Questo post é stato letto 23260 volte!
Il Supervisore Generale della Tonno Callipo Vibo Valentia, Michele Ferraro, traccia il bilancio di fine stagione del settore giovanile guardando al futuro di un vivaio vibonese che va assumendo sempre più spessore e importanza nell’ambito delle attività del club giallorosso.
Così il dirigente: «Si è chiusa nello splendido scenario del Popilia Country Resort, con la classica conviviale di fine stagione, l’annata agonistica delle formazioni giovanili della società. A fare gli onori di casa la famiglia Callipo al completo, con in testa il Presidentissimo, che ha voluto trascorrere una serata all’insegna dell’allegria e della spensieratezza con i suoi ragazzi ed i suoi tecnici, dopo un intero anno di attività. Tutti gli interventi hanno avuto un unico comun denominatore: l’importanza del gruppo e la necessità di serenità e di rispetto reciproco tra tecnici, atleti e dirigenti che costituiscono senza dubbio la base di tutti i successi. In secondo luogo si è voluto porre forte l’accento sulla continuità del futuro lavoro della società, con la continuazione di un’attività giovanile che verrà sensibilmente rinforzata sin dai prossimi mesi, con un occhio di riguardo anche al settore femminile».
Riferendosi alla stagione appena conclusa, Ferraro aggiunge «è stata senza dubbio un’annata molto positiva per le nostre due formazioni di Serie B2 e D, le quali hanno abbondantemente superato ogni più rosea previsione. La prima ha partecipato ad un campionato lungo ed estenuante, dal livello tecnico elevato, mentre la seconda, formata da ragazzi tutti di età inferiore ai quindici anni, ha addirittura raggiunto il terzo posto dimostrando una tecnica a tratti sopraffina per ragazzi così giovani. L’under 18, poi, affidata congiuntamente al duo tecnico composto da Claudio Torchia e Tonino Chirumbolo validamente supportati dal preparatore Francesco Spanò, dall’assistente Vito Iurlaro, dal dirigente Dario Palmieri e dal medico dott. Giuseppe Topa, si è ben comportata raggiungendo il settimo posto alle finali nazionali di Trieste, nonostante le importanti defezioni della nostra linea di ricezione (Lavia e Palmieri). Purtroppo non ci è stato possibile partecipare ai campionati Under 16 e Under 14 per problematiche legate al nostro Comitato provinciale che, nonostante annoveri ben 18 società tra le sue affiliate (molte solo sulla carta), non ha avuto la possibilità di organizzare i campionati di categoria maschili per mancanza di squadre. Ciò ci ha enormemente penalizzato, in quanto ritengo che la nostra squadra avrebbe di sicuro vinto il titolo regionale e così avrebbe potuto accedere alla fase nazionale. Abbiamo già stabilito che per il prossimo anno chiederemo di essere aggregati al Comitato di Reggio Calabria o di Catanzaro. Per completare questa breve analisi, vorrei soffermarmi sugli importantissimi numeri di presenze per i nostri Cas, nonostante all’inizio dell’attività abbiamo dovuto subire, debbo dire inaspettatamente, il comportamento scorretto di una società della nostra città. Poi, come non ricordare un gruppo abbastanza numeroso di Under 12 affidato alle cure di Tonino Chirumbolo e le nostre ragazze seguite dal Prof. Cavallaro e, ancora, per concludere, l’organizzazione del “Progetto Scuola” che ha visto la partecipazione di quasi mille ragazzi».
Ancora in prospettiva sul settore giovanile, Ferraro ha aggiunto «debbo innanzitutto smentire quanto apparso ultimamente su qualche organo di stampa circa un nostro presunto ridimensionamento, così come mi pare che ultimamente si stia esagerando nel parlare di “chiusura di un ciclo”. Siamo convinti che i settori giovanili delle società debbano diventare di primissimo piano anche se, al tempo stesso, penso che nella nostra Regione bisogni contemporaneamente creare un gruppo di tecnici che sia all’altezza della situazione. Per quanto ci riguarda, non a caso, abbiamo allo studio un programma molto interessante che mira ad un reclutamento massiccio nelle scuole dell’intera Regione, con progetti che verranno sottoposti all’attenzione degli enti locali competenti. Spero che finalmente si comprenda che tra società vicine si deve maggiormente collaborare; soltanto così si potrà dare continuità al lavoro, altrimenti, come sovente capita, avremo realtà che durano pochi anni per poi scomparire dalla scena pallavolistica».
Ferraro fa poi un ulteriore passaggio sulla costruzione della prima squadra e su un volley-mercato che ha visto la Tonno Callipo muoversi da protagonista «il nostro Ds Chico Prestinenzi non è risparmiato in questo periodo e debbo dire che tutto quello che ci siamo detti, nella prima riunione tecnica con il Presidente Callipo, e quindi gli obiettivi prefissati, le conferme degli atleti, l’acquisto dei nuovi, è stato tutto condotto alla perfezione. A dire il vero soltanto l’ingaggio di Buti è stato un regalo davvero inaspettato da parte del Presidente. Ora spero tanto che la nostra quarta banda possa essere Antonio Lavia, che ho portato a Vibo tre anni fa e che ho visto crescere come uomo e come atleta. Vederlo in prima squadra, sarebbe una delle soddisfazioni più grandi della mia storia sportiva».
E concludendo sul ventennale della società, aggiunge «per me saranno trentacinque anni di pallavolo. Sono un autodidatta e ne vado fiero, ho fatto prima il giocatore e poi, con l’avvento di Pippo Callipo nel 1993, il dirigente, vincendo sempre sul campo e non acquistando mai alcun titolo. Sono stato lontano dalla società per 3 anni, ma quando sono ritornato ho immediatamente centrato l’obiettivo unico che mi rimaneva: la promozione in A1 con la mia squadra e la partecipazione al massimo campionato nazionale. Sono riuscito anche in questo! Alcune volte mi soffermo su tutto quello che ho fatto, sui sacrifici enormi che molti disconoscono per la giovane età. Alcuni non erano nemmeno nati, molti dei nostri collaboratori sono entrati in società quando già eravamo in A2. Ho conosciuto e gestito chissà quante centinaia e centinaia di ragazzi, molti oggi professionisti affermati con i quali ho mantenuto un ottimo rapporto. Debbo dire che ogni anno c’è sempre la voglia di andare avanti, di vivere nuove esperienze anche se mi rendo conto che lo si può fare se solo se si è circondati da persone di fiducia e rispettose ognuno del proprio ruolo. Voglio concludere con una bellissima frase di un nostro atleta, Giuseppe Catania, che il prossimo anno ci lascerà per iscriversi all’università. “Questi sei anni – dice l’atleta – mi hanno regalato gioie e soddisfazioni, delusioni e sconfitte, ma dopo tutto questo gruppo nel bene e nel male non si è mai sciolto. Amici nello sport e nella vita! Vi voglio bene raga, grazie!”. Anche questo è la Tonno Callipo Vibo Valentia, da qui dobbiamo ripartite e capire, per il futuro, quelle che sono le sensazioni dei nostri ragazzi, che oltre ad avere i muscoli hanno anche grandi sentimenti che noi spesso sottovalutiamo o sconosciamo. A Giuseppe, Pacifico, Danilo ed a tutti gli altri, che per un motivo o per un altro non saranno con noi il prossimo anno, dico soltanto “Grazie” per quello che hanno fatto e auguro a loro tutti un radioso futuro sportivo e non».
Questo post é stato letto 23260 volte!