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Lo abbiamo voluto sentire su due argomenti importanti, quali l’ultima sentenza della Corte Federale ed il bilancio di fine stagione, che verrà pubblicato successivamente.
Sul primo argomento all’inizio e’ stato un po’ restio a parlare, ma poi e’ diventato un fiume in piena.
“Vede”, esordisce il Supervisore della Societa’, “ci sono due punti in questa oscura vicenda: la prima e’ che chi dovrebbe garantire l’applicazione dei regolamenti per conto della Federazione non lo ha saputo o voluto fare; eppure, da quest’anno, per facilitare il compito degli addetti ai lavori, e’ stato inserito il “referto elettronico” e cio’ ha comportato, come normale che sia, ulteriori esborsi economici; il nuovo mezzo tecnologico ha immediatamente “segnalato” al Delegato Tecnico presente il cambio irregolare e cioe’ la presenza in campo di ben cinque stranieri; il lungo conciliabolo di quest’ultimo con il 2^ arbitro, regolarmente videoripreso, ha portato alla conclusione che nulla fosse successo!!!
Una domanda viene spontanea? Si puo’ in un campionato di A1, con le tante spese che andiamo ad affrontare e che servono solo ed esclusivamente a coprire le spese degli arbitri, accettare quanto accaduto? Certamente ho conosciuto tantissimi Ufficiali di Gara che hanno una forte personalita’ e preparazion, ma su altri che fortunatamente rappresentano una piccola minoranza bisognerebbe un po’ riflettere. Il secondo punto riguarda invece il comportamento tenuto nei vari gradi di giudizio dai vari organi a cui è stato demandata la decisione; anche in questo caso e’ stata scelta la via piu’ semplice, cioe’ quella di non decidere e quindi di non prendere in considerazione neanche minimamente cio’ che era stato richiesto: audizione degli ufficiali di gara, filmato televisivo e, dulcis in fundo, la richiesta fondamentale di avere la copia del “nuovissimo e tanto decantato referto elettronico”.
MA QUALE E’ STATA LA MOTIVAZIONE DI RIGETTO DELLE VOSTRE RICHIESTE ?
“Ci si e’ basati erroneamente sul ritardo nel preannuncio del reclamo, tesi giustamente portata avanti dalla Societa’ Pallavolo Modena, nei confronti della quale, indipendentemente da cio’ che e’ accaduto, nutriamo tantissimo rispetto; a mio modesto parere, che e’ poi il parere di tantissimi legali, anche affermati e che da anni ruotano nel mondo del volley, nel caso specifico trattandosi di una gravissima violazione del regolamento federale, chi ha deciso nei vari gradi di giudizio si sarebbe dovuto attenere scrupolosamente ad una norma ben specifica (art.8, comma 2 del Regolamento Giurisdizionale) che senza bisogno di riportare integralmente in sostanza recita che il G.U.F. ha competenza a giudicare sulla regolarita’ di svolgimento delle gare, sulla regolarita’ della posizione dei giocatori ed altro; ma vi e’ di piu’: in passato, in un analogo caso ( Trentino / Treviso comunicato ufficiale n. 10 del 14/12/2000), il Giudice di allora motivo’ la sua decisione, dando partita persa a tavolino alla squadra che aveva commesso l’irregolarita’ nello schieramento degli stranieri, e come motivazione della decisione sostenne che “ la proposizione o il preannuncio del reclamo non possono costituire condizioni di procedibilita’ e che quindi il Giudice puo’ d’ufficio, indipendentemente dalla proposizione o del preannuncio del reclamo, entrare nel merito delle problematiche che riguardano violazioni del regolamento”.
ED ALLORA? La circostanza che piu’ ci fa riflettere è che lo stesso G.U.F. di allora, che e’ poi lo stesso di oggi, ha deciso per lo stesso caso (unico in dieci anni) in maniera completamente differente, capovolgendo una sua precedente decisione !! …e si badi bene, e’ vero che oggi esistono nuove regole in confronto a dieci anni orsono, ma i principi, contenuti nel detto art.8 e’ difficile che siano potuti cambiare ! Il danno subito e’ molto grave, in quanto una diversa decisione, anche sul campo di gioco nell’immediatezza, avrebbe comportato un cambiamento nel punteggio e, poi mi lasci dire, che se si fosse intervenuti nell’immediatezza del verificarsi dell’evento, la Pallavolo Modena non avrebbe neanche dovuto pagare la somma di € 2.600. Ho voluto, sommariamente dire tutto cio’ per portare a conoscenza dei nostri tifosi che le nostre ragioni erano e sono molto ma molto fondate e che conoscendo bene il Presidente Callipo continueremo a portare avanti sino all’ultima possibilita’ che avremo, anche eventualmente in altre sedi.
E QUINDI ALLA FINE CHE IDEA SI E’ FATTA ?
Penso che nel mondo del volley, sia giunto il momento di riflettere seriamente su alcune situazioni, di non far finta di niente e di affrontare, se si e’ in grado, le varie situazioni con determinazione e professionalita’; e’ necessario un cambio generazionale che deve iniziare dalla periferia per poi arrivare al centro; si sente la necessita’ di avere delle figure nuove, propositive che in poche parole stiano al passo con i tempi e chi occupa degli incarichi lo faccia solo per il tempo di una legislatura …e’ proprio incredibile che ci siano sempre le stesse facce, gli stessi componenti, gli stessi responsabili per decine e decine di anni!!! E poi mi sia consentito, si svolgano piu’ corsi di aggiornamento e perfezionamento in genere e si cerchi, non dico sempre, ma qualche volta di fare andare avanti qualcuno che valga.
QUALCUNO HA STORTO IL MUSO QUANDO AVETE NOMINATO VOSTRO LEGALE L’AVV. BENIGNO D’ORAZIO
La proprieta’ della Societa’ appartiene alla Famiglia Callipo, e quindi si e’ liberi di nominare chi si vuole; se poi il riferimento e’, come forse sara’, all’Avv. D’Orazio come ex Presidente del Pineto, allora, Le debbo dire che mai ci siamo sognati e mai ci sogneremmo di entrare nelle questioni di altre Societa’, ma , mi pare, mi consenta di dire che l’Avv. D’Orazio sia stato un bravissimo legale se e’ vero come e’ vero che ha tenuto in scacco, lo scorso anno, avendo alla fine avuto ragione, l’intero mondo pallavolistico.
MA ALLA FINE CHI CI HA GUADAGNATO IN TUTTO CIO?
Ritengo che parli dal punto di vista economico. Faccia un po’ i conti e avra’ la risposta!
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