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Il campionato di Serie B tornava nuovamente in campo per disputare la tredicesima giornata di campionato. In cartello, la sfida tra il Venezia di Paolo Vanoli e la Reggina di Pippo Inzaghi.
I padroni di casa, dopo aver esonerato Javorcic ed essersi affidati a Soncin per una partita, hanno scelto Vanoli come tecnico.
I Lagunari, penultimi in classifica, sempre più in caduta libera, erano reduci da due sconfitte consecutive con l’Ascoli in casa e con il Como al Sinigaglia, mentre l’ undici di Pippo Inzaghi, si presentava al Penzo sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria ottenuta tra le mura amiche contro il Genoa nell’ultimo turno, valsa il secondo posto in classifica a pari merito con i Liguri.
Un banco di prova importante per entrambe le squadre, da una parte gli Arancioneroverdi volevano ripartire e dare una svolta al campionato, mentre Canotto e compagni, volevano dare continuità al loro cammino dietro ad un Frosinone in continua corsa.
L’inizio per il tecnico di Varese, arrivato in Laguna con il compito di rigenerare la squadra e traghettarla fuori dalle sabbie mobili di una classifica preoccupante, non poteva essere più complicato. I Veneti, a caccia del primo successo casalingo della stagione, hanno dovuto fare i conti con la forza dell’undici dello Stretto.
È arrivata così la seconda vittoria di fila per Canotto e compagni, che ha allungato la striscia positiva, con il terzo risultato utile consecutivo. La compagine amaranto, ha ribaltato il risultato nella ripresa, grazie alle reti di Canotto – il più ispirato del reparto offensivo – ed Hernani (come contro il Genoa), che hanno risposto al vantaggio iniziale dei Veneti, a firma Pohjanpalo.
Le scelte
Vanoli, si è affidato a Joronen in porta. In mediana è andato Andersen, con Busio alle spalle del tandem d’attacco Johnsen – Pohjanpalo.
Inzaghi, nel confermare in porta Ravaglia, ha schierato davanti a lui Pierozzi, Camporese, Gagliolo e Giraudo. In mezzo al campo, Hernani in cabina di regia, con Mayer e Fabbian ai suoi lati. L’ unica novità ha riguardato il tridente amaranto, formato da Canotto, Gori e Rivas, mentre Menez per la prima volta si è accomodato in panchina.
La partita
Gli amaranto, non molto precisi nella fase di costruzione del gioco e con Gori poco assistito, non sono riusciti ad esprimersi al meglio. Partiti subito forte, i padroni di casa hanno rotto gli equilibri in campo in avvio di gara, con Pohjanpalo che ha approfittato di una errata uscita della squadra di Inzaghi e di un poco preciso Ravaglia.
Per i Leoni Alati, anche una traversa con Crnigoj ed una rete annullata – su autogol di Giraudo – per fuorigioco di Andersen.
Gli ospiti, hanno provato ad alzare i ritmi, ma si sono resi pericolosi solo su palla inattiva, con Joronen che si è fatto trovare pronto su Canotto. Ravaglia e Gagliolo, hanno poi salvato sulla linea le conclusioni di Andersen e Modolo.
Una ripresa a mille
L’ undici ospite, è entrato in campo con altro spirito e così i padroni di casa, hanno dovuto subirne il ritorno. Con i cambi del tecnico amaranto, in campo si è assistito subito a ben altra partita. L’ ingresso di Ménez – tra i migliori con Hernani – sempre nel cuore delle azioni di gioco dei suoi, ha fatto la differenza.
Con un avvio di grande intensità, gli amaranto hanno ripreso le sorti della sfida con Canotto – terzo gol in campionato e seconda consecutiva dopo quella realizzata con il Genoa – che su tiro di Majer, toccato sul palo da Joronen l’ha messa dentro.
Ci ha pensato poi un duttile Hernani, giocatore di grandissima esperienza e autore di un secondo tempo sugli scudi giocato a tutto campo, a ribaltare definitivamente le sorti del match con un piattone che ha fatto secco l’estremo difensore finlandese.
Altra prova di forza
Nonostante l’impegno non sia stato dei più facili, dalla squadra di Pippo Inzaghi è arrivata un’altra importante dimostrazione di forza, soprattutto per come si è concretizzata la vittoria: per la prima volta in rimonta, con grande personalità, da squadra cinica che ci crede ed è in grado di giocarsela con tutti, senza timori riverenziali, da qui alla fine del campionato.
Un successo importantissimo per l’undici di SuperPippo, che con i tre punti conquistati, mantiene la seconda posizione in classifica e dopo la pausa per le Nazionali, fra due settimane, ospiterà al Granillo il Benevento sconfitto al Paolo Mazza dalla Spal.
Il tabellino
SERIE BKT, 13ª GIORNATA
VENEZIA – REGGINA: 1-2
Marcatori: 10′ Pohjanpalo (V), 55′ Canotto (R), 76′ Hernani (R).
Venezia (3-5-2): Joronen; Wisniewski, Modolo (83′ Pierini), Ceccaroni; Zampano, Cnrigoj (59′ Cuisance), Busio, Andersen (59′ Fiordilino), Haps; Johnsen (59′ Cheryshev), Pohjanpalo (70′ Novakovich).
In panchina: Bertinato, Tessmann, Ceppitelli, Candela, Svoboda, Ullmann, Zabala.
Allenatore: Paolo Vanoli.
Reggina (4-3-3): Ravaglia; Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Giraudo (46′ Di Chiara); Fabbian (46′ Ménez), Majer, Hernani; Canotto (80′ Cionek), Gori (67′ Liotti), Rivas (70′ Cicerelli).
In panchina: Colombi, Bouah, Dutu, Loiacono, Crisetig, Obi, Ricci.
Allenatore: Filippo Inzaghi.
Arbitro: Matteo Marcenaro di Genova.
Assistenti: Fabio Schirru di Nichelino e Federico Fontani di Siena.
IV ufficiale: Andrea Ancorar di Roma 1.
VAR: Antonio Di Martino di Teramo.
A-VAR: Salvatore Longo di Paola.
Note – Spettatori: 4.013, di cui 1.131 ospiti. Ammoniti: all. Vanoli (V), Canotto (R), Liotti (R), Haps (V), Ménez (R). Calci d’angolo: 6-8. Recupero: 3’pt; 4′ st.
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