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VALLE GRECANICA (4-2-3-1): Nucera, Aloi, Manganaro, Dall’Oglio, Elefante (30’ st Patera), Sansone, Sapone (19’ st Iozzia), Mazzei, Pirro (26’ st Alizzi), Citro, Ike. A disposizione: Magi, Cucinotti, Maltese, Pansera. Allenatore: Dima Ruggiano.
ACRI (4-3-1-2): Mauro, Martucci, Martino, Perri (14’ st Filidoro), Filippo, Deffo, Domanico, Cavatorti, Visciglia 6,5 (14’ st Zicarelli), Galantucci (34’ st Berlingeri ), Maio. A disposizione: Turco, De Rose, Bonomo, Sergi. Allenatore: Ferraro.
ARBITRO: Pinzone di Genova
MARCATORI: 25’ pt Visciglia (A), 5’ st Citro (VG)
NOTE: Spettatori 500 circa tra cui una folta rappresentanza ospite. Ammoniti: Iozzia (VG). Angoli: 7-5 per la Valle Grecanica. Recupero: 1’pt e 3′ st
MELITO – Finisce in parità l’atteso derby tra la capolista Acri ed i padroni di casa della Valle Grecanica. Un risultato che serve molto di più agli ospiti che mantengono la vetta della classifica mentre i padroni di casa, dal canto loro, devono “mangiarsi le mani” per le tante occasioni create e non finalizzate, come prassi in questa stagione. La Valle Grecanica si presenta in campo priva di Niscemi, che deve scontare l’ultimo turno di squalifica, ma ritrova in extremis il giovane Iozzia che si siede in panchina. Mister Ferraro, invece, affronta questa partita senza gli squalificati Foderaro, Bilotta e Perrelli lasciando Sergi in panchina. In campo si è vista molta Valle ed un Acri che ha limitato a controllare l’incontro anche grazie al vantaggio arrivato nel primo tempo. Nella ripresa Citro pareggia le sorti prima di altre azioni con Domanico che nel finale ha sui piedi la palla da tre punti. Squadre quasi speculari quelle mandate in campo all’inizio dai due tecnici con mister Ferraro che, a lungo andare, ha chiesto ai suoi di abbassarsi per contenere le folate degli esterni giallo rossi Citro e Ike. Negli ospiti grande prova di Visciglia, Domanico e Zicarelli con Ferraro sempre pronto quando è stato chiamato in causa.
Parte bene la Valle Grecanica che al 6’ ci prova con Pirro su lancio di Aloi. L’attaccante stoppa la sfera, ma la sua conclusione non trova lo specchio della porta. All’8’ Ike macina metri ed entra in area trovando sulla sua strada Mauro che devia in angolo. Passano 5 minuti e Ike serve Pirro che, ancora una volta, non riesce a trovare il bersaglio. I padroni di casa fanno la partita ed al 21’ vanno vicino alla rete. Mazzei serve Citro che mira la porta con un tiro di punta. La conclusione finisce di poco sul fondo. Il tecnico ospite chiede maggiore copertura ai suoi sulle fasce passando al 4-3-3. Un minuto dopo l’Acri si fa vedere dalle parti di Nucera sbloccando la partita. Gran goal di Visciglia che al limite dell’area raccoglie un assist di Maio e si inventa una conclusione imprendibile che colpisce il palo e termina in fondo alla rete. Una cinica capolista cerca la via del raddoppio al 35’ ancora con Visciglia su punizione da 25 metri che esalta Nucera il qualche salva la sua porta non senza qualche difficoltà. E’ l’ultima azione degna di nota della prima frazione di gioco.
Si va nella ripresa dove si assiste allo show di capitan Manganaro che sta ritornando il giocatore ammirato anche nell’ex serie C1. Molti gli spunti del giocatore classe 82 che percorre con personalità la fascia sinistra come nell’occasione del pareggio. Al 5’ cross dell’esterno sinistro al centro dell’area con Pirro che va il velo per l’accorrente Citro che trova la via del goal, la sua quinta in campionato. I padroni di casa prendono fiducia e continuano ad attaccare alla ricerca della vittoria che manca ormai dalla seconda giornata di campionato. Al 20’ Pirro, appena entrato in area, allarga troppo il diagonale e l’azione svanisce. Al 28’, invece, ci prova Ike a trovare la via del goal, ma la conclusione dell’attaccante da posizione defilata trova la pronta respinta dell’estremo difensore ospite Mauro.
Nel finale il risultato potrebbe cambiare a favore della capolista. Domanico indirizza il tiro verso la porta avversaria, ma Nucera compie una grande parata che vale da sola il prezzo del biglietto. La prodezza del portiere pone, praticamente, la parola fine sull’intero incontro con le due squadre che, al triplice fischio finale, si ritrovano a centrocampo per il terzo tempo.
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