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di Salvatore Mollica
Seconda vittoria per la Candelora Under 16 contro i pari età della Parrocchia di S. Luca.
Partita emozionante e ricca di entusiasmo dentro e fuori il rettangolo di gioco. Mister Periti ha caricato per un’intera settimana i suoi ragazzi, anche giocando sul fattore psicologico, decisamente a terra dopo la rovinosa caduta causata dalla sonora sconfitta, in trasferta, contro il Duomo.
Agli ordini del Sig. Miggiano, le formazioni scendono in campo decise a portare a casa la vittoria. Mentalità vincente, da parte degli atleti del S. Luca che dopo soli due minuti di gioco sono già in vantaggio grazie al n°7 Silva T. che di destro spiazza l’estremo difensore della Candelora Praticò Alessandro.
Qualcosa non quadra esattamente negli schemi della squadra di casa, i giocatori non rendono come in allenamento e si lasciano scappare gli avversari che sono più veloci ad intervenire sul pallone, riuscendo così a metà della prima frazione di gioco a portarsi sul 2-0 grazie al n°11 Barillà A.
Mister Periti cerca di smuovere i propri ragazzi, alzando anche la voce (sportivamente parlando). Serve assolutamente un gol per accorciare le distante prima della fine del primo tempo. Ci pensa il solito Papisca Daniele, proprio allo scadere, a sfruttare al meglio un assist del compagno di squadra Failla Josef. Le squadre escono dal rettangolo di gioco con il risultato di 2-1 per il S. Luca.
Durante l’intervallo qualcosa deve sicuramente essere successa, perché i ragazzi della Parrocchia della Candelora sembrano scendere in campo completamente trasformati, la lentezza e la poca aggressività dei primi venticinque minuti di gara sono rimaste dentro gli spogliatoi. Ora i movimenti sono più fluidi, gli schemi tattici escono alla perfezione e la velocità dei singoli fa la differenza. Il tutto, infatti, si concretizza al dodicesimo del secondo tempo, quandoil n°13 della Candelora, Vacalebre Giuseppe, grazie ad una meravigliosa intuizione riesce a rubare palla a centrocampo ed in prossimità del dischetto del tiro libero lascia partire una bordata di destro che insacca il gol del momentaneo 2-2.
Anche il S. Luca si sveglia dopo un paio di minuti di dormita generale, e poco dopo il pari si riporta in vantaggio grazie al proprio n°11 Barillà A. , che a termine di un’azione solitaria sulla sinistra, con un tiro che sbatte sotto la traversa, segna il gol del 2-3.
La Candelora non ci sta, ora più che mai i ragazzi sono convinti di poter portare a casa il risultato pieno, quindi si buttano a testa bassa contro l’avversario e grazie ad una doppietta di Failla Josef, in pochi minuti riescono a ribaltare il risultato sul 4-3 a proprio favore. Il gol del 3-3 è una intuizione del n°11 Candeloriano che in discesa solitaria sulla sinistra tira diritto in rete. Il gol del 4-3 , invece, è il famoso gol alla Pippo Inzaghi. Sempre il Failla, di rapina appunto, si impossessa della palla su una rimessa dal fondo errata del portiere avversario e porta in vantaggio, per la prima volta nel corso della partita, la propria squadra.
La ciliegina sulla torta, la mette Papisca allo scadere del secondo tempo, e più precisamente nei minuti di recupero. Il cronometro segna il minuto 25, quando in un azione solitaria di contropiede con un rasoterra di precisione chirurgica infila il gol del definitivo 5-3.
Grande prestazione di tutta la squadra, che nonostante i due gol di svantaggio ha saputo reagire e ribaltare l’esito infausto dell’incontro. Gran merito a mister Periti, che con i suoi consigli e mosse tattiche ha cambiato in corsa le carte in tavola. Importante, sottolineare la grande prova di gruppo dell’intera squadra della Candelora, che ancora una volta, ha saputo dimostrare che si vince solo se si è uniti, senza distinzione tra chi gioca titolare o chi resta in panchina. La differenza sta proprio in questo. Quindi grandi meriti ai ragazzi scesi in campo, ma soprattutto a chi rimasto ai margini (per questo incontro) e quindi in panchina, ha saputo dimostrare attaccamento al gruppo, alla maglia, ai propri amici.
Ora la classifica vede la vetta più vicina, a solo tre lunghezze . . . le ambizioni di questi ragazzi non saranno da “scudetto” , ma per l’ambiente sportivo che li vede protagonisti, hanno già vinto nella vita, lasciando a chi gli sta dietro molti punti di distacco.
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