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di Francesco Iriti
Ultima partita in serie D della Valle Grecanica nella sua recente storia durata appena due anni. L’incontro di domenica in casa della Battipagliese rappresenta soltanto l’epilogo di una stagione iniziata sotto i buoni propositi e che, tuttavia, nel corso del tempo ha denotato una situazione non facile all’interno della stessa società. In estate si prospettava un gruppo che, dopo l’ottimo campagna appena archiviato, badava a puntare sui giovani del luogo per evitare spese folli.
Al timone c’erano i tre copresidenti Maesano-Villari-Stilo con Pippo Laface che veniva visto da tutti come il possibile mister. Dopo pochi giorni, Maesano dava le proprie dimissioni mentre veniva chiamato sulla panchina il giovane trainer Dima Ruggiano. Molti i giocatori venuti “da fuori” fatta eccezione per capitan Manganaro ed i giovani Aloi, Pansera, Autellitano e Sapone, oltre al settore giovanile.
Con il passare delle settimana si perdono altri pezzi con Autelittano e Sapone, due delle promesse del calcio melitese, che prima della fine del 2011 seguono Laface a Siderno incantando la platea con le loro giocate. La classifica, dopo le prime due vittorie iniziali, inizia a latitare e si delineano le prime crepe.
Arriva con il tempo anche l’addio di Villari con la società che, da lì a qualche mese, muta senza che nessuno randa noti i nuovi quadri dirigenziali. La stessa figura di addetto stampa va scemando e scompare ad un certo punto. Si tira avanti con la squadra che viene affidata a Giovanni Morabito alla sua prima esperienza da allenatore, che prende il posto del dimissionario Dima Ruggiano. Il nuovo tecnico conquista tre vittorie consecutive ma deve fare i conti con i lavori di rifacimento al Saverio Spinella che durano quasi 4 mesi. Difficoltà su difficoltà che vanno a sommarsi anche con i cambi che sin dal mercato di dicembre vengono effettuati sulla squadra, tra molti addii e pochi arrivi.
Il segretario Marra da le dimissioni così come il Ciccio Marra, mister della juniores, dopo che la sua squadra non parte per Nardò per giocarsi il secondo posto. Inizia, quindi, una serie di partite senza vittorie e con lo stesso Morabito che, dopo la trasferta di Licata, “sbotta” denunciando una situazione generale non facile. Il resto è noto.
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