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Una pagina estremamente importante per lo sport calabrese è stata alfine vergata.
E veramente di una scrittura si tratta; in quanto nei giorni scorsi, dopo varie tappe dedicate ai necessari approfondimenti, ultimata la stesura definitiva, la nuova proposta di legge regionale afferente gli interventi in materia di sport è stata depositata presso gli uffici del Consiglio Regionale. Restiamo in attesa che sia dibattuta e (ci auguriamo) al più presto approvata.
L’iniziativa assume una valenza inusitata in quanto deflagra il torpore e l’inconcludenza regnanti nel settore, che hanno contrassegnato l’azione delle (fortunatamente) passate amministrazioni regionali.
Dopo aver cumulato un marcato ritardo, esiste ora la possibilità di dotare la nostra regione di uno strumento normativo agile e moderno, capace di incidere profondamente sui motivi che, adeguatamente approcciati, sono suscettibili di innescare quelle dinamiche di sviluppo che ciascuno di noi si augura. Un esempio per tutti, pur nella sua imbarazzante banalità (che chissà perché serve comunque richiamare ogni volta): esisterà mai un campione di ciclismo calabrese se non si dispone di velodromi? E un campione di nuoto, pallanuoto o tuffi senza almeno una discreta presenza di piscine utilmente dislocate sul territorio? Potremo mai ampliare la base dei praticanti, sino a giungere agli auspicati livelli di crescita, se le scuole continueranno ad essere dotate di palestre solo perché si “usa” averne una, senza prestare la dovuta attenzione al fatto che l’impianto da realizzare (spesso dopo decenni di attesa) risulti anche idoneo, per dimensioni o altro, quantomeno alla completa pratica delle discipline indoor più comuni?
E’ importante rimarcare inoltre la genesi della proposta di riforma. Un’elaborazione che giunge dal basso, dove hanno messo mani soggetti che lo sport lo vivono quotidianamente, che ben conoscono le problematiche e che da tempo hanno contezza delle risoluzioni condivise dai più. Non sarà una rarità (almeno ce lo auguriamo), ma è confortante il fatto che a trattare l’argomento, in questo caso, si è incontrata gente che sapeva perfettamente di cosa si stesse parlando.
Encomiabile l’impegno profuso da Tino Scopelliti, dirigente nazionale ASI, che ha lanciato il progetto, ha richiesto ed ottenuto un ampio coinvolgimento ed infine ha curato la composizione del documento che andrà al vaglio del Consiglio Regionale. Egli ha disimpegnato nella fattispecie un ruolo fondamentale; che suscita la nostra ammirazione e nel contempo ci inorgoglisce perché trattasi di un alto dirigente della nostra organizzazione sportiva e addirittura di una elevata espressione di questo Comitato Provinciale.
Pertanto, in qualità di presidente del Comitato Provinciale ASI di Reggio Calabria, desidero esternare la mia profonda soddisfazione, confortata da analogo sentimento mostrato da tutti i nostri associati, per l’importante traguardo segnato, incrementata dal fatto che questo Comitato non si è limitato ad auspicare l’epilogo che oggi conosciamo, ma ha anche lavorato sodo affinché un’aspirazione potesse tradursi in realtà.
IL PRESIDENTE
Comitato Provinciale ASI di Reggio Calabria
( Antonio Eraclini )
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