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Grande successo per la manifestazione polisportiva “Kiwanis Junior Cup 2011”. L’evento, svoltosi Sabato scorso in Piazza Duomo, ha coinvolto oltre 150 piccoli atleti provenienti dalle società sportive Reggio 2000, Scuola Calcio F. Cozza, Scuola Calcio Mirabella e da tutto il territorio della città di Reggio Calabria.
L’evento era inserito all’interno della Giornata Mondiale del Kiwanis. Il Kiwanis si articola in Club i cui soci sono persone che svolgono un’attività dirigenziale o una libera professione e che si impegnano in amichevole comunanza a rendere effettivi i seguenti obiettivi: affermare la supremazia dei valori umani e spirituali su quelli materiali; – incoraggiare l’uso quotidiano della “Regola d’Oro” in tutte le relazioni umane: “fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te“; – promuovere la ricerca ed il raggiungimento dei più alti livelli sociali, lavorativi e professionali; – sviluppare, attraverso il precetto e l’esempio, un più intelligente,efficace e durevole senso civico; – provvedere, attraverso i Club Kiwanis, un pratico mezzo per formare amicizie stabili, rendere un servizio altruistico e per costruire una comunità migliore; – collaborare nel creare e mantenere quel sano concetto civile ed alto ideale che rende possibile incrementare i principi di rettitudine, di giustizia, di patriottismo e di buona volontà. Partendo da questa premessa il CSI ed il Kiwanis hanno organizzato l’evento polisportivo mettendo al centro l voglia di sport dei bambini. Sicuramente è stato centrato l’obiettivo di promuovere momenti aggregativi e animativi attraverso lo sport.
L’evento polisportivo , coordinato dal Prof. Giuseppe D’Agostino, assistito per l’occasione da Barbara D’Agostino e da dieci giovani volontari del Liceo L. Vinci,ha trasformato Piazza Duomo da area parcheggio in una location dell’educazione. Entusiasta il Presidente Provinciale CSI Paolo Cicciù:<<Educare con lo sport sembra…un gioco da ragazzi. C’è ,infatti, dentro e fuori del mondo dello sport, la facile idea che basti buttare in campo, in palestra o in piscina un gruppetto di ragazzini perché questi, svolgendo attività sportiva, crescano nel modo migliore anche come persone. Invece non è così. Educare con lo sport è un fatto che non è scontato, non va sottaciuto, non va dato per conosciuto.
Anzi, bisogna avere il coraggio di ammettere con franchezza che non sempre lo sport educa, e talvolta, quando non ci sono le condizioni giuste, diseduca. Perché l’educare o il non educare dipende dalle condizioni in cui l’esperienza sportiva si consuma e non dall’esperienza in sé. Il nostro progetto di animazione territoriale vuole raggiungere quest’obiettivo: promuovere percorsi educativi e formativi nelle piazze, negli oratori,nelle scuole, in tutti quei luoghi dove i giovani sviluppano relazioni.
Ringrazio il Kiwanis per l’opportunità concessa a tanti bambini di sperimentare un modo significativo di vivere lo sport>> Coordinatore delle Giornata Mondiale del Kiwanis a Reggio Calabria è stato Natale Praticò <<Educare con lo sport non è scontato, in quanto l’obiettivo educativo va oltre lo sport e per essere raggiunto richiede di essere nitidamente individuato e perseguito. Serve ben poco allo scopo un semplice agitarsi di corpi, o il mettere in piedi una macchina organizzativa complessa e articolata, o ancora formulare una generica proposta di “stare insieme”. Ringrazio il CSI per la preziosa collaborazione. Stiamo pensando per i prossimi mesi di avviare un Tour polisportivo che tocchi le principali Piazze della nostra Provincia. I nostri bambini hanno bisogno di nuove e significative relazioni>>.
Alla premiazione sono intervenute diverse autorità tra cui: il Governatore Luogotenente del Kiwanis Reggio Calabria, i Dirigenti CSI e tanti amministratori e dirigenti delle società sportive cittadine. E’ arrivato anche il saluto del Presidente del CONI Reggio Calabria Prof. Giovanni Filocamo.Il Csi continua a promuovere la sua mission: Educare con lo spot. Impegnarsi a fare educazione in una società in cui molti rifuggono dalla responsabilità educativa può fare sembrare il CSI un’associazione fuori moda. Può essere forte la tentazione di fare educazione senza dirlo.
Educare con lo sport è invece un obiettivo da non sottacere, perché proclamandolo ci assumiamo tutta le responsabilità di farne un obiettivo irrinunciabile, che va salvaguardato in ogni attività ed ogni progetto. La peculiarità del CSI è proporre non un semplice modello sportivo, ma un’esperienza di vita attraverso lo sport. Il che non significa dar vita ad uno sport all’acqua di rose, poco strutturato e impegnativo. Saremo migliori se lo sapremo essere sui campi e se i nostri dirigenti e tecnici sapranno essere presenze significative nella vita dei nostri atleti.
E allora educare con lo sport non va dato per conosciuto e acquisito: è un processo continuo, che s’impara, si applica e si lascia da parte per poi ricominciare daccapo il giorno seguente, senza che nessuno si creda già arrivato. Ecco perché queste Regole: non per imbrigliare la nostra creatività o limitare la nostra azione, ma per renderla più autentica, efficace, orientata verso gli obiettivi che il CSI si propone.
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