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Tanti volti, tante squadre, tanti sport… una sola bandiera. Insieme a tutti gli uomini e le donne dello sport, il Csi festeggerà il 150° dell’Unità nazionale. Lo farà dal 13 al 20 marzo, con proposte rivolte ad atleti,alle società sportive e agli arbitri, che leggeranno, al via delle gare, i principi Fondanti della Costituzione Italiana.
In tutte le gare dei campionati CSI della prossima settimana, i capitani delle squadre, avranno al braccio la fascia tricolore. Tutte le partite di Giovedì 17 Marzo saranno precedute dall’Inno di Mameli cantato dalle rispettive squadre. Inoltre Mercoledì 16 Marzo, durante il “Fratelli d’Italia Student Cup”, Trofeo Studentesco organizzato dall’Avis e dal Csi, gli studenti coinvolti entreranno in Campo con la bandiera Italiana e leggeranno alcuni passi della nostra Costituzione.
Significativo l’intervento del Presidente Nazionale Csi e componente di Giunta Coni Massimo Achini <<I tuoi 150 anni vivono nell’immutato fascino di una bandiera che ha ispirato, commosso, inorgoglito sei generazioni, rappresentando ovunque quel diffuso carattere nazionale che anche nei momenti più difficili ha fatto di noi un popolo capace di stupire tutto il mondo.
C’è da festeggiare il tuo essere diventata finalmente Una, dando a tutti noi la ricchezza di una Patria e di un’identità, e quella dignità che nasce soltanto dalla Libertà. Valori che oggi possiamo consegnare ai nostri figli, in modo che li coltivino e li facciano crescere. Il tuo futuro è il loro futuro.
Bello vivere questa ricorrenza da sportivi italiani, eredi di una tradizione che ha reso ancora più grande il tricolore grazie alle imprese azzurre di tanti campioni. Imprese che ci hanno accomunato in un’unica emozione: noi tutti, veneti, toscani, pugliesi, siciliani, calabresi che crediamo che la bandiera sia una sola, come lo è stata per quanti per lei hanno pianto, lottato, versato il sangue. Tre colori, tre cifre (150), tre lettere (CSI), che chiediamo si fondano per una settimana in un’unica matrice, nelle cui vene scorre quell’energia sportiva che la nostra associazione fa scorrere dalle Alpi lungo gli Appennini fino al Mediterraneo.
Sono centocinquanta candeline, quasi una per ogni comitato Csi …E allora forza! Spegniamole insieme in questo 17 marzo che è la festa di tutti noi. Con fiato sportivo, con fede cristiana, per noi che il cuore non è solo muscolo che spinge al traguardo, per noi che siamo un popolo cui le rughe del tempo non hanno intaccato la fondamentale missione dell’educare per costruire civiltà. Per noi orgogliosi di avere le stesse speranze di sempre, che vengono dal passato ma vivono di futuro. Che questo compleanno sia davvero di tutti noi!Ancora auguri Italia>.
Paolo Cicciù Presidente del Csi di Reggio Calabria, ha dichiarato << Lo sport è un bene educativo di straordinaria importanza che esercita una forza attrattiva sui giovani e i ragazzi, continuando ad essere una di quelle esperienze umane capaci di incidere in modo significativo sulla costruzione della persona. Lo sport, come un po’ tutta la società, si interroga oggi su quali debbano essere i suoi principi guida, che tipo di persona formare e quali valori proporre per favorire la crescita della persona. Se prendiamo spunto e ci facciamo guidare dal testo dell’Inno di Mameli ci rendiamo conto come a distanza di tanti anni, ancora oggi quelle parole sono più vive che mai.
Nello sport, come nella vita, bisogna condividere valori che fanno dell’attività sportiva una vita al quadrato. Lo sport per il Csi è emozione, forza, tenacia, educazione, lo sport è la strada attraversata dai sogni quando i sogni prendono corpo, e ogni tanto succede. Il Sogno del CSI è poter,un giorno, immaginare tanti giovani sportivi uniti simbolicamente da un forte e intenso abbraccio.
L’abbraccio dei valori per i quali, tanti anni fa, uomini di buona volontà hanno speso la propria vita. Ci piace, quindi, ricordare l’Unità D’Italia attraverso un percorso storico – sociale che mette al centro l’unità, la solidarietà, il rispetto degli altri e delle regole, ma soprattutto la continua ricerca del bene comune, quel bene comune che 150 anni fa ha reso possibile che un sogno diventasse realtà.>>
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