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Un punto prezioso contro una diretta concorrente. Un punto d’oro su un campo difficilissimo, che dopo il goal di Di Nardo è diventato una bolgia. Gli amaranto ancora una volta hanno dimostrato che la salvezza, se si tirano fuori gli attributi, non è impossibile da conquistare. Pea schiera i suoi col 3-5-2, con Falco che ha il compito di lanciare a rete Di Carmine. Gagliardi e Zanin [third_paragraph][block] Left Side Content [/block][block] Middle Content [/block][block] Right Side Content [/block][/third_paragraph] l’undici vittorioso a Bari e con il Lanciano con il solito 4-5-1.
Pronto via e gli amaranto rischiano l’autogoal, Barillà rischia di mettere nei guai Pigliacelli con un retropassaggio azzardato. Qualche minuto dopo Adejo perde Djiby che riceve un lancio da centrocampo e si invola a rete, ma il suo tiro finisce fuori. Il primo tempo si chiude con Falco che lascia partire un sinistro a giro si stampa sulla traversa.
La ripresa si apre con quello che potrebbe essere stato il colpo del ko per gli amaranto: Di Nardo entra al posto di Djiby e dopo pochi secondi trova il goal del vantaggio, ma non è finita perchè Di Carmine qualche minuto dopo timbra la trova poi la seconda traversa per la Juve Stabia. La Reggina nel momento in cui stava per crollare, trova le forze per reagire. Gagliardi toglie Strasser, inserisce Gerardi, ed azzecca il cambio Barillà-Sbaffo. Sbaffo appena entrato, collocato a destra, mette una bella palla in mezzo, bassa, per Gerardi, che batte Benassi, 1-1 e sul Menti cala il silenzio.
Nel finale Benassi salva su Sbaffo. mentre Lucioni a centrocampo, stampa i suoi tacchetti sul polpaccio di Falco: rosso diretto e Reggina in dieci. La battaglia si conclude al 94′ . Gli amaranto sono in piena zona play-out
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