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Dopo la sosta di Pasqua e di lunedì dell’Angelo, la Reggio Calabria si concentra sulle ultime partite che concludono la stagione regolare del campionato di serie D girone I, guardando ai playoff – ultimo obiettivo possibile – per dare un senso ad un campionato che è stato irto di difficoltà sin dall’inizio.
La vittoria con l’Akragas, ha ridato un po’ di tranquillità alla Reggina, che a fronte della prima “cinquina” della stagione realizzata davanti al pubblico amico, ha messo in carniere tre punti fondamentali, a protezione del quarto posto, permettendole di allontanare in classifica il Real Casalnuovo, sconfitto nell’ultimo turno dall’Igea Virtus.
I campani, saranno il prossimo avversario degli amaranto. Una sfida per la compagine di Trocini, da affrontare in trasferta: una sorta di “scontro diretto” in programma domenica 7 aprile che di fatto anticipa le successive ultime quattro gare che portano al termine del campionato.
Gli appuntamenti
Due, gli impegni in casa e due fuori: al Granillo, gli amaranto affronteranno il 14 ed il 28 aprile rispettivamente Canicattì e Sancataldese, mentre il 21 aprile Barillà e compagni, saranno impegnati al “Macrì” con il Locri ed il 5 maggio chiuderanno, affrontando al “Valentino Mazzola” l’IgeaVirtus.
Fronte societario
Dopo le recenti vicende che hanno portato la Reggina 1914 in “liquidazione giudiziale”, il pallino del gioco passa al “patron” Ballarino, che dovrà porre in essere tutte le necessarie azioni utili ad acquisire l’originario marchio societario, da affiancare al titolo sportivo, reclamato a gran voce dalla Sud.
In occasione dell’ultima gara casalinga, i tifosi amaranto hanno lanciato l’ennesimo inequivocabile messaggio, dove si riaffer con forza: “rivogliamo la nostra storia, basta alibi”, con il quale si chiede il ritorno a quel “marchio d’identità” che di diritto, rappresenta la storia ultracentenaria del club dello Stretto.
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